L'assemblea pubblica dei pendolari della Roma-Lido

L'assemblea pubblica dei pendolari della Roma-Lido


Continua l’odissea quotidiana dei pendolari della ferrovia Roma-Lido che si sono dati appuntamento per una grande assemblea pubblica in piazza Vega ad Ostia per chiedere agli enti competenti azioni concrete per porre fine ai continui disservizi e sbloccare i cantieri aperti da anni




Assemblea pubblica del Comitato pendolari Roma Lido, sabato 15 maggio in piazza Vega a Ostia, per chiedere azioni concrete sulle ferrovie ex concesse e soluzione ai continui disservizi: 

  • opere incompiute, 
  • cantieri bloccati, 
  • standard di sicurezza non adeguati 
  • molte difficoltà per gli utenti con mobilità ridotta, a causa della non funzionalità degli impianti di traslazione e presenza di barriere architettoniche. 

All’evento hanno aderito diverse realtà del territorio, comitati di quartiere e la Consulta municipale di inclusione sociale

“Sono riusciti a trasformare la nostra vita quotidiana in un’emergenza – dicono i pendolari che proseguono – chiediamo azioni concrete per la Roma-Lido e le ferrovie ex concesse: servono opere, non in un vago futuro, ma qui e adesso per dare soluzione ai problemi irrisolti da sempre. 

La Regione – prosegue il comitato pendolari Roma-Ostia – è stata incapace di intervenire su Atac, di portare a termine gare per treni nuovi ed è corresponsabile dei cantieri fermi da tre anni e mezzo, come Acilia Sud-Dragona e di Tor di Valle”.

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“Si tratta di opere previste addirittura dall’accordo di programma tra Stato e Regione del 2002; opere incompiute che sono cruccio per centinaia di pendolari e festa perenne per le avvocature”.

“Non c’è nessun rispetto degli standard di sicurezza e prevenzione anti-Covid: distanziati, potenziamento delle frequenze, pulizia e igienizzazione reale dei vagoni, sistemi di conto dei passeggeri a bordo”. 


“I passeggeri con mobilità ridotta non possono usare le stazioni di Ostia oltre a Casal Bernocchi e Tor di Valle. 

A Castel Fusano gli ascensori sono fermi da anni. 

Poi mancano le informazioni in tempo reale che porta l’utenza a rimanere intrappolata in stazione, sono assenti un piano di ripristino e di programmazione della rimozione delle barriere architettoniche”.

A fine maggio, è prevista un’altra assemblea pubblica a Giardino di Roma, dove i residenti da tempo chiedono la realizzazione di una stazione.

dal servizio di Canale10





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