Sulla Roma-Lido poche idee e molto fumose! L'Assessore Alessandri, intervenuto ad un webinar insieme al Comitato Pendolari Roma-Lido, ha ripetuto una volta in più le solite promesse sulla Ferrovia Concessa. Ma per risollevare la situazione serve ben altro.

Prima di ripetere la nostra idea di come dovrà essere in futuro la Roma-Lido - trovate i contenuti in fondo al post - vorremmo commentare le parole dell'Assessore di ieri pomeriggio.

L'Assessore Alessandri, ormai ben schierato in assetto di campagna elettorale, non ha mancato nel webinar di martedì 28 aprile organizzato da Metrovia di ribadire quello che va sostenendo dall'inizio da un mese a questa parte.

Facciamo notare l'intervento al minuto 8:30-13:30

"Non basta che nel PUMS si scriva "quella infrastruttura deve diventare una metro" perchè questa ci diventi e perchè l'ente che in quel momento ne ha la responsabilità diretta, che è la Regione Lazio, [...] di colpo ridia una diversa forma agli atti che va facendo da 4 anni a questa parte", e ancora, "tutti i finanziamenti che abbiamo ottenuto li abbiamo ottenuti in virtù del fatto che quelle sono linee ferroviarie e non in virtù del fatto che avevamo proposto una trasformazione in metropolitana."

Basta poi avere un minimo di memoria e andare a consultare il DEF del 2018, proprio quando Zingaretti fu riconfermato Presidente di Regione, che leggiamo dello stanziamento di 334 milioni per la "manutenzione straordinaria della Ferrovia Roma-Lido con trasformazione in metropolitana".

Le cose quindi sono due: o al Ministero delle Economie e Finanze stavano scherzando, oppure l'assessore Alessandri sta continuando a scavarsi una fossa mediatica pur di smentire il PUMS redatto dall'amministrazione 5 stelle.

È allucinante che una forza di governo affermata come il PD tenga sullo scranno della mobilità regionale una personalità che neanche sa che il percorso della Roma-Lido è incastonato da anni nella direzione della trasformazione in metro E.

Gli stessi treni che si stanno acquistando con i 100 milioni di euro avranno la sagoma della metro B in un'ottica di fusione dei due sistemi metroferroviari.

Leggere dichiarazioni contrarie alla Roma-Lido futura metro E ci riporta idealmente indietro agli oscuri anni in cui Virginia Raggi firmava da consigliera di opposizione la mozione per fermare la metro C al Colosseo.

Alessandri cominci piuttosto a lavorare affinchè comincino ad arrivare i nuovi treni, attesi con urgenza da anni, avviando contemporaneamente la revisione del fatiscente parco rotabile di CAF ed MA200. Basta perdere tempo in chiacchere, questa metro E s'ha da fare ora!

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