Movète Roma Pillola, numero 23: il completamento della maglia periferica

Movète Roma Pillola, numero 23: il completamento della maglia periferica


L’ultimo contributo alla rete infrastrutturale su ferro di Movéte Roma è dato da una serie di prolungamenti periferici del tram. Interventi di estensione limitata, ma in grado di incrementare enormemente i passeggeri sul trasporto pubblico.




Tra questi abbiamo deciso di elencare i quattro interventi maggiormente rappresentativi delle possibilità riqualificanti del tram.

Numero uno, il prolungamento della tramvia Tiburtina. Questa linea, seguendo le orme dell’esistente autobus 163, nasce dalla stazione Tiburtina e segue la via consolare fino a Ponte Mammolo, dove si connette alla tramvia della Togliatti. Il ruolo che svolgerà questa linea sarà di sostituzione in potenziamento dell’autobus esistente e di distribuzione in un quadrante non ottimamente servito dalla metro B.



Numero due, il tram per Tor Sapienza. Parliamo di una proposta pervenuta nel 2017 sul portale del PUMS, ma inspiegabilmente non considerata. Si tratta di un prolungamento di circa 2 km della linea 14 con un breve tratto sotterraneo di mezzo chilometro dentro il quale sorgerà la “stazione d’arte” di viale Giorgio Morandi. Il ramo rappresenta una connessione funzionale alla rete, visto che consentirà l’uscita dei mezzi dal nuovo deposito del Centro Carni.

Numero tre, il prolungamento della linea 8. Questo tratto intende accogliere l’istanza storica dei cittadini del quartiere Bravetta di prolungamento della linea 8 almeno fino in via Silvestri. L’operazione andrebbe, congiuntamente all’attestazione dell’8 a Termini, a sostituire la linea H potenziando il collegamento con un vettore più rapido ed ecologico.

Numero quattro, il prolungamento del 2 a Vigna Clara. La linea 2 è nata nel 1990 come metro-tram di collegamento del Flaminio alla linea A. Col prolungamento sul Ponte Duca d’Aosta, il lungotevere, via Flaminia e corso di Francia, il metro-tram assumerà una funzione distributiva per quartieri privi di trasporto pubblico su ferro. La doppia corrispondenza con la rete portante ai capolinea, metro A Flaminio e Vigna Clara sull’anello ferroviario, consentirà un migliore accesso della zona di Roma nord al trasporto pubblico.

Con Movéte Roma il tram e la metro lavorano in tandem con un unico scopo, dare un’alternativa sostenibile per muoversi a Roma. Candidati sindaci, movéte Roma!





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1 Commenti

Lulio ha detto…
Sul tram 2 c'è mancanza di ambizione,
finchè termina a flaminio rimane una linea monca avente una funzione rottura di carico, in pratica è come organizzare un viaggio con due scali aerei.

Infatti all'inizio c'era il trasbordo obligatorio, chi prendeva uno tra il 201, 301, 232, 446, 911 a Mancini faceva il cambio con il 2, 280 o il 910. Oppure a Ponte Milvio faceva il cambio con il 32 che a quell'epoca era molto più frequente.

Poi nel corso degli anni il capolinea Mancini è stato ridimensionato:
il 301 lo hanno mandato ad augusto imperatore ed è diventato la linea di forza di zona;
il 232 è stato eliminato ed assorbito dal 32;
ed l'istituzione del 223 ha dato un servizio diretto per Termini.

Il tram 2 per essere veramente funzionale dovrebbe:

1) prima di tutto havere un percorso lineare e diretto, con i binari di andata e ritorno sulla Flaminia e su via Masaccio (che tra l'alto cosi facendo hai già praticamente davanti il Ponte Duca d'Aosta).

2) Entrare in centro storico direzione Venezia, oppure andare a Termini passando per Barberini.

In alternativa per Vigna Clara, si potrebbe creare una linea tranviaria tra colosseo è Vigna Clara, passante per Rinascimento Lepanto, linea tranviaria che permetterebbe l'accesso diretto a tutte le linee metropolitane dalla A alla C.
In verita La vigna clara - Colosseo con una diramazione a Piazza Mazzini direzione Pizzale Clodio, può diventare la base per istituire diverse linee tranviarie a seconda delle necessità e a seconda del lento sviluppo della metro C.