Raggi conferma affido trasporti a Atac

Raggi conferma affido trasporti a Atac


L’amministrazione Raggi ha confermato alla commissione capitolina Mobilità l’intenzione di assegnare il servizio di trasporto pubblico locale con affidamento diretto senza gara pubblica alla partecipata comunale Atac per 49 mesi a partire dal 4 dicembre 2021





A fronte della scelta, monta la protesta dei promotori del referendum popolare dello scorso anno sul trasporto pubblico capitolino tra ii quali il partito Radicale che denuncia che questa scelta “è stata compiuta senza la pubblicazione della relazione che ai sensi della legge italiana deve assicurare la parità tra gli operatori, l’economicità della gestione, garantire l’adeguata informazione alla collettività di riferimento e che dia conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo”.


Per questo Leone Barilli, segretario di Radicali Roma, e Francesco Mingiardi, presidente del Comitato Promotore del referendum popolare Mobilitiamo Roma annunciano di aver inviato una nota all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alla Corte dei Conti sul caso.

“Oltre che un’offesa al risultato del referendum che ha visto prevalere la volontà dei cittadini per la messa a gara del servizio, è uno sgarbo al ruolo dell’Assemblea capitolina che dopodomani dovrà determinarsi sul risultato del referendum – protestano i promotori del referendum popolare. 

Di fatto la massima istituzione cittadina è svuotata delle sue prerogative e della sua autonomia decisionale. 

È molto grave che si sia proceduto alla volontà, tutta politica, di salvare un’azienda privata senza che questa sia fondata su dati certi che ne certifichino i criteri di economicità ed efficienza. 

Ancora una volta l’interesse generale è stato piegato all’interesse di una parte, ancora una volta la politica utilizza il denaro dei contribuenti a fini di consenso elettorale privilegiando interessi corporativi”. 

“Nessuna delle forze politiche presenti nella commissione ha espresso contrarietà rispetto alla decisione annunciata – aggiungono i promotori -: chi non era presente evidentemente non ha ritenuto significativo esserci. 


Per questo giovedì dalle 10 alle 13, prima della seduta dell’Assemblea Capitolina saremo in piazza come semplici cittadini – annunciano – senza bandiere di partito e senza candidati sindaco, per denunciare l’uso distorto delle risorse pubbliche, le violazioni delle regole democratiche e la totale ignavia di tutte le forze politiche. 

Lasceremo il microfono aperto a tutti i cittadini, a tutte le associazioni e alla società civile che in questi anni hanno operato per il bene pubblico, nonostante un’amministrazione sorda e incapace di dialogare davvero con la parte più sana della città”, concludono.

da Radio Colonna




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