Carenze manutentive della rete tramviaria: oltre alla linea 2, rischiano anche il 3 e l’8

Carenze manutentive della rete tramviaria: oltre alla linea 2, rischiano anche il 3 e l’8


La penuria manutentiva mette a rischio i capolinea di Casaletto e di Valle Giulia oltre al passaggio su ponte Garibaldi.





Non c’è pace per il tram a Roma. L’accumulo del deficit manutentivo sulle infrastrutture ha obbligato Atac a sospendere a fine novembre scorso il servizio sulla linea 2 del Flaminio: il tema era emerso durante la commissione mobilità del 1° febbraio, ma ora a rischiare sono anche il 3 e la frequentatissima linea 8 che collega Trastevere a piazza Venezia. 

Il Ministero dei Trasporti ha messo a disposizione 1,2 milioni per 4 interventi puntuali sulla tramvia del Flaminio e per l’anello di inversione al Casaletto, ma servirebbero altri 70 milioni di euro per rimettere tutta la rete sui “binari giusti”.

La fragilità dei tram moderni

A fare per primi le spese della mancata manutenzione sarebbero stati i tram Cityway Roma 1 e Roma 2. Il pianale ribassato, che contraddistingue questi mezzi per comodità e accessibilità, necessita infatti che le rotaie siano perfettamente a livello con l’asfalto. 

“Il ripristino del tram 2 è condizionato ai lavori sulle rotaie quanto a quelli sul tappetino di usura”, hanno dichiarato i rappresentati dell’Atac in commissione, “anche perché manutenere una vettura di questa tipologia costa circa 50.000 € all’azienda.

” Hanno invece mostrato maggior resistenza i tram Stanga-Tibb, che sebbene abbiano più di 70 anni, continuano a prestare servizio lungo la via Prenestina. 

Per questa ragione sul tavolo dell’assessorato ai trasporti è al vaglio, binari permettendo, l’ipotesi di riattivazione del 2D, la linea piazza Mancini-piazzale del Risorgimento che fu ideata nel 2009 in attesa del nuovo capolinea di piazzale Flaminio. 

Rischi concreti anche per le linee 3 e 8

I danneggiamenti che i tram della linea 2 hanno subito a causa della scarsa manutenzione delle rotaie, rischiano di ripetersi anche per le vetture delle linee 3 ed 8 erogate anch’esse con i Cityway. 

A preoccupare è l’anello del capolinea Casaletto, ma anche gli attraversamenti di viale Trastevere, del ponte Bianco, e di ponte Garibaldi. Sebbene per i primi di questi due tratti sia stata finanziata la manutenzione, un danno irreparabile dei binari potrebbe portare alla limitazione dell’8 della stazione Trastevere o addirittura alla sospensione, come avvenuto con la linea 2. 

Per quanto riguarda il tracciato della linea 3 si sono segnalate criticità sull’anello di Valle Giulia, attraversato in due punti particolarmente fragili dai binari della linea 19. Nel caso l’anello saltasse la limitazione del servizio a piazza Galeno sarebbe inevitabile.

L’incognita delle gare deserte

Sul portale dell’Atac è stato attivato il bando di gara 163/2020 che servirà all’azienda per approvvigionarsi di 280 barre da 18 metri di binari, per uno sviluppo totale di 5 km. 

Materiali siderurgici particolari che arriveranno a Roma, nella migliore delle ipotesi, solo verso la fine dell’estate quando presumibilmente partiranno i lavori della linea 2. 

Una commessa dal valore di 500.000 €, che tuttavia fu presentata già a marzo del 2019 rimanendo deserta: la fine ricezione delle offerte è fissata al 19 febbraio prossimo, nel frattempo il destino del tram di Roma viaggia su un filo. 





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