Sebbene possa suonare strano, la tratta urbana della Roma-Civitacastellana-Viterbo è già largamente predisposta ad un servizio di tipo metropolitano. Purtroppo quest’azione è stata bruscamente interrotta dall’incapacità gestionale delle risorse pubbliche
Nei primi anni 2000 infatti l’amministrazione regionale è intervenuta con una serie di lavori di innalzamento del piano di incarrozzamento alle stazioni, nonché con l’installazione del sistema di controllo train stop.
La stessa nuova stazione di Flaminio è figlia di un progetto risalente al 2007.
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Purtroppo quest’azione è stata bruscamente interrotta dall’incapacità gestionale delle risorse pubbliche.
I nuovi treni previsti sono andati in fumo ed il servizio è stato a mano a mano compromesso, soprattutto dopo l’incidente ferroviario pugliese tra Andria e Corato che ha imposto nuove restrizioni all’esercizio delle ferrovie senza sistemi di segnalamento aggiornati, come è la nostra Roma-Viterbo.
Con Movete Roma riteniamo la trasformazione in linea F della Roma-Viterbo debba andare di pari passo con la riqualificazione del servizio extraurbano.
Servono infatti pochi ma mirati finanziamenti per intervenire sulle criticità: sbloccare la gara per l’acquisto dei nuovi treni, che è la stessa problematica della Roma-Lido, e aggiornare il segnalamento almeno con un dispositivo conta-assi sulla linea extraurbana.
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