Come sarà la mobilità del Lazio dei prossimi 20 anni

Come sarà la mobilità del Lazio dei prossimi 20 anni


L'aeroporto Leonardo da Vinci collegato alla capitale dalla Roma-Lido, la terza corsia del Gra nel tratto Fiumicino-Roma, la metro A fino a Tor Vergata e il corridoio tirrenico Livorno-Civitavecchia: pubblicato il piano regionale. Progetti da realizzare tra il 2025 e il 2040 con investimenti da 7,6 miliardi. L'obiettivo: "Ridurre tempi di spostamento, incidenti stradali, inquinamento e avvicinare il Lazio all'Europa"





Collegare l'aeroporto di Fiumicino e la Capitale attraverso la ferrovia Roma-Lido, realizzare la terza corsia nel tratto del Gra che ancora ne ha solo due, prolungare la metro A fino a Tor Vergata e completare la Livorno-Civitavecchia per collegare il Lazio al resto d’Europa. 

Sono questi i principali obiettivi del Piano della mobilità della Regione Lazio, il primo di cui la Pisana si sia mai dotata.

L’orizzonte temporale per la realizzazione delle opere varia e i progetti viaggiano su due binari: quelli che potrebbero essere completati tra il 2025 e il 2030 e quelli più a lungo termine, entro il 2040. Si tratta di strade, aeroporti, porti, ferrovie e metropolitane da finanziare con 7,6 miliardi circa di investimenti di cui oltre 3 miliardi sono destinati al sistema ferroviario, mentre a quello stradale vanno più di 2 miliardi e mezzo. 

Ancora: 30 milioni andranno alla ciclabilità, 1 miliardo e 100 milioni al sistema portuale e circa 500 milioni al trasporto pubblico locale.

L'obiettivo, si legge nel Piano (oltre mille pagine pubblicate sulla gazzetta ufficiale della Regione Lazio), “è ridurre i tempi di spostamento, gli incidenti stradali, l'inquinamento, favorire la coesione territoriale e lo sviluppo economico”. 

Ma anche “avvicinare il Lazio, che collega il nord con il sud d'Italia, non solo alla nazione intera, ma anche all'Europa e al mondo".

In questa direzione, fondamentale sarà lo sviluppo dell'aeroporto di Fiumicino che, attraverso un corridoio della mobilità, sarà collegato alla ferrovia Roma-Lido attraverso una diramazione all’altezza della stazione Madonnetta (tra Acilia e Ostia antica). 

Il costo è di 400 milioni circa ed è stato chiesto il finanziamento del Recovery Fund.

La chiusura dell'anello ferroviario, si legge ancora nel documento, consentirà poi di rafforzare ulteriormente l'accessibilità all'aeroporto e il Piano prevede anche il completamento di alcune complanari sulla A91 per evitare il traffico automobilistico nei pressi dell’aeroporto. Infine, sul tratto del Gra che va da Fiumicino a Roma (l’unico rimasto a due corsie), sarà realizzata la terza corsia.

Il piano regionale della mobilità, prevede poi una serie di interventi su strade e autostrade strategiche da portare a termine entro il 2025-2030: tra questi ci sono il completamento della strada statale 675 Orte-Civitavecchia, la realizzazione del corridoio autostradale Roma-Latina e il completamento del corridoio tirrenico Livorno-Civitavecchia. 

Quest’ultimo collegamento, si legge nel Piano, “è una priorità nazionale a cui si dà risposta con la realizzazione di un collegamento adeguato tra il centro d'Europa e il Mezzogiorno d'Italia, perfezionando l'assetto di una delle più importanti direttrici plurimodali del paese.

Per quanto riguarda Roma, oltre alla chiusura dell'anello ferroviario con 547 milioni di investimenti, si procederà alla manutenzione straordinaria delle ferrovie concesse Roma-Viterbo e Roma-Lido. Il costo supera i 715 milioni a cui ne vanno aggiunti 255 per l'acquisto di nuovi treni. Tra gli altri interventi previsti, c’è anche il prolungamento della metro A fino a Tor Vergata a cui sono stati destinati 200 milioni di euro.

da Repubblica




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