Incidente a Metro Repubblica, chiuse le indagini

Incidente a Metro Repubblica, chiuse le indagini


Metro Repubblica sono state chiuse le indagini per la manomissione scale mobili su 4 dirigenti Atac, 10 operai e i rappresentanti di Metro Roma Scarl. Gli indagati della ditta appaltatrici sono accusati di frode in pubbliche forniture e lesioni gravi e gravissime





Per la manomissione dei sistemi di sicurezza delle stazioni della metro Spagna, Barberini e Repubblica la procura ha chiuso le indagini nei confronti di quattro dirigenti di Atac e dieci tra operai e rappresentanti legali delle ditte vincitrici dei contratti d’appalto del servizio finalizzato a garantire la sicurezza delle scale mobili. 

Il pm Francesco Dall’Olio accusa gli indagati anche del ferimento di numerosi utenti rimasti coinvolti (con particolare riferimento a due tifosi del Cska Mosca) nel cedimento della scala mobile avvenuto alla stazione Repubblica il 23 ottobre del 2018.

Questi i funzionari dell’azienda municipale dei trasporti che ora rischiano il processo: Ettore Bucci, dipendente Atac con la funzione di responsabile unico del procedimento; Alessandro Galeotti, responsabile di esercizio per le stazioni Repubblica e Barberini; Filippo Nazario, direttore di esecuzione del contratto di manutenzione; Raffaele Santulli, direttore della direzione manutenzione e infrastrutture. 

I dipendenti, sospesi nel settembre del 2019, sono reintegrati da Atac su decisione del Tribunale del Riesame che aveva annullato il provvedimento di sospensione deciso dal gip su richiesta della procura.

Sul fronte della ditta vincitrice dell’appalto - Metro Roma Scarl - la lista degli indagati per cui è stata chiusa l’inchiesta è la seguente: Fiorenzo Girone, Sossio Barra, Alessandro Antonelli, Daniele Ammerata, Paolo Della Chiara, Andi Adrian Stroilesku, Salvatore Vara, Giorgio del Vecchio, Giulio Marinangeli. 

Tutti sono accusati di frode in pubbliche forniture e lesioni gravi e gravissime. In particolare la procura accusa gli indagati di aver messo in atto una serie di comportamenti fraudolenti in modo che gli interventi di manutenzione figurassero eseguiti in modo corretto, come previsto nel contratto d’appalto.

Il pm punta il dito contro la manomissione dei sistemi di sicurezza con la conseguente falsa attestazione del completamento dei lavori alle scale mobili. Nella sua ricostruzione rileva come i tecnici della Metroroma non avrebbero potuto agire senza la connivenza dei dipendenti Atac. 

È proprio per via della carente manutenzione che, secondo la procura, avviene l’incidente del 23 ottobre in cui rimasero feriti 24 tifosi del Cska Mosca, di cui due gravemente. «Dimostreremo la correttezza dell’operato del nostro assistito. 

Galeotti si farà interrogare e poi faremo istanza di archiviazione», dicono gli avvocati Tiziano Gizzi e Martina Premutico, difensori del responsabile di esercizio per le stazioni Repubblica e Barberini.

da Repubblica




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