La guerra ieri e oggi

La guerra ieri e oggi


Nel 1940, con l'entrata dell'Italia nella II guerra mondiale ed oggi con il Covid, due situazioni apparentemente lontane, ma in realtà molto vicine, soprattutto nelle soluzioni. 





Nel 1940, con l'entrata dell'Italia nella II guerra mondiale, lo stato di belligeranza fa aumentare il costo dei carburanti, dei pezzi di ricambio, degli approvigionamenti in generale

L'ATAG (futura ATAC) decide di ricorrere ai torpedoni, requisendo bus turistici e relativo personale di guida per supplire alle mancanze del conflitto in corso.

Oggi, ben 80 anni dopo sebbene per ragioni e con modalità molto diverse, riviviamo la guerra dei nostri avi contro un nemico invisibile. Continuiamo a resistere.

Nella foto il alto un autobus Gran Turismo della Troiani, in servizio sullo 070, in basso un autobus turistico in servizio negli anni '30 (archivio Formigari)







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1 Commenti

Mauro Di Pietrantonio ha detto…
I contenuti del sito tramroma sono disponibili a chiunque possa ricavarne un utile utilizzo, ma almeno leggete con attenzione prima di prendere le notizie. ATAG non ha mai requisito veicoli di alcun tipo, anche perché non ne aveva alcuna autorità

con l'entrata in guerra dell'Italia la situazione si fa ancora più incerta per la decisione dell'autorità militare di requisire vetture autobus da trasformare in automezzi di servizio. Un primo lotto di vetture (18 Lancia Omicron, di cui 6 torpedonituristici e un Alfa Romeo 40A) è requisito il giorno precedente la dichiarazione di guerra; il 2 luglio segue l'ulteriore requisizione di 122 autobus Lancia Omicron, tre Alfa Romeo 85A, 34 Fiat 656 RN, due AlfaRomeo 40A; sono anche requisiti cinque torpedoni turistici e l'ATAG è costretta a noleggiare dalle ditteSITA e Angelo Zarattini una serie di autobus Alfa Romeo extraurbani, con relativo personale di guida, per l'eserciziodell'autolinea Roma-Tivoli.