Gli autobus di Mussol… anzi no di Calabrese

Gli autobus di Mussol… anzi no di Calabrese


Siamo arrivati alla 15a presentazione dei nuovi bus di Atac. L'assessore ai trasporti si vanta del nulla per nascondere le gravi mancanze sulle metro. L'opinione di Diario Romano




Si racconta che poco dopo gli inizi della seconda guerra mondiale, Hitler fosse venuto in Italia per rendersi conto di persona della potenza dell’esercito alleato. 

Mussolini, per impressionarlo, mostrò gli stessi aerei più volte tanto da lasciare a bocca aperta il Fuhrer che rimase colpito dal gran numero di apparecchi. Gli aerei in realtà erano poco più di 10 ma, grazie ad un abile stratagemma, sembrava che fossero 100.

Con meno astuzia, l’ineffabile assessore ai trasporti del Comune di Roma, Pietro Calabrese, crede di prendere per fessi i romani mostrando loro sempre gli stessi autobus che vengono presentati in diverse zone della città. 

Con quella di venerdì scorso a San Basilio, siamo arrivati alla quindicesima presentazione dei nuovi bus rossi, una sorta di replica di un vecchio film che viene visto e rivisto.

Gli animatori di “Salviamo la Metro C”, pagina Facebook molto attiva sul fonte dei trasporti, assieme ad altri blogger e cittadini (Fernando Iencenelli, Davide 249, Trasporti Romani e il “nostro” Mercurio Viaggiatore) questa volta si sono ribellati all’ennesima replica del film e sono andati a spulciare la storia delle vetture che venivano mostrate come immacolate e donate al quartiere di San Basilio grazie all’indomita opera assessorile.

E hanno scoperto che quegli autobus, lungi dall’essere nuovi, erano fino al giorno  prima in servizio sulla linea 508 (il mezzo con matricola 2508) e sulla linea 424 (matricola 2509). 

Ma non basta. 

Per farle partecipare allo show a 5stelle, quelle vetture erano state tolte dal servizio della linea 075 dove erano assegnati per il venerdì 20 novembre. 

Insomma, non solo una farsa propagandistica ma per di più un disservizio creato agli utenti che si sono visti sfilare sotto il naso dei bus che dovevano circolare in strada.

“La cosa più grave – scrive il Comitato Salviamo la Metro C –  è che la ridicola ed ennesima presentazione degli stessi autobus venga ritenuta un argomento valido da opporre a chi viene a chiedere conto del programma elettorale, che non solo prometteva due cose in croce (la realizzazione della T3 già in costruzione e del prolungamento B1 già appaltato) ma è stato pure disatteso“...

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