Movete Roma - Pillola del 19 ottobre

Movete Roma - Pillola del 19 ottobre


Benvenuti nell’ultima puntata della metro D-Menticata. Oggi non voglio parlarvi tanto del progetto che vi ho raccontato in queste lunghe settimane, quanto voglio rispondere ad una domanda. Perché è importante, nonostante le difficoltà dell’ultimo secolo, costruire metropolitane a Roma? Ecco, oggi voglio fornirvi degli strumenti per contrastare e convincere i più recalcitranti all’idea che solo il trasporto pubblico potrà salvarci. 




Intorno alla metà degli anni 60’, proprio quando questo libro veniva pubblicato, cominciava a prender corpo l’idea che l’uso massiccio dell’automobile sul lungo periodo non avrebbe pagato. Fu inventata la cosiddetta “Teoria del buco nero degli investimenti stradali”.

In sostanza essa dice che, partendo da una congestione del sistema stradale, la popolazione è naturalmente propensa a chiedere un aumento delle vie urbane. La politica, dando seguito alle richieste, quindi costruisce le nuove infrastrutture che consentono di diminuire la congestione e i tempi di percorrenza. La diminuzione dei tempi incentiva tuttavia la dispersione urbana: perché, ad esempio, dovrei vivere dentro il Raccordo Anulare, quando ci sono case che costano meno? Alla fine basta allungarmi solo di qualche chilometro! 



Ecco spingendo le persone fuori dalla città, in nuove zone non coperte dal trasporto pubblico, si ha quindi un incremento dell’uso dell’automobile e il ritorno alla situazione iniziale di congestione. Abbiamo perciò percorso un cerchio? No, ci siamo avvitati di un passo nella spirale, perché le persone non sono solo bloccate nel traffico, ma adesso vivono all’esterno della città.

Questo è ciò che è avvenuto e ancora avviene a Roma, una città sempre più spalmata e dispersa, con il centro storico che addirittura si sta cominciando a svuotare.

Ma c’è un modo per contrastare il viaggio verso il buco nero? Sì, e lo avevano intuito già 50 anni fa i proponenti della metro D. Di contro alla teoria del buco nero possiamo opporre la teoria del buco bianco degli investimenti sul trasporto pubblico di linea, il TPL.

A Roma ogni giorno sperimentiamo un’inefficienza diffusa del TPL. Con massicci investimenti in nuove metropolitane e tramvie è possibile aumentare sensibilmente la qualità del servizio. Nota bene: comprare nuovi autobus non può intendersi come un investimento perché sto solo garantendo il mantenimento del servizio allo standard attuale. Perciò con le nuove infrastrutture si ha un miglioramento del servizio ed un incremento del valore degli immobili toccati dalle linee su ferro: le case si vendono molto meglio, la popolazione cresce, vengono avviate una serie di attività commerciali di quartiere. La prossimità dei servizi contribuisce a diminuire la lunghezza degli spostamenti, perché ogni quartiere diventa idealmente autosufficiente. Con distanze più brevi non serve più utilizzare l’automobile per fare la spesa, mentre per le distanze più lunghe si utilizzerà il TPL migliorato. Mi chiedo ancora una volta: abbiamo percorso un cerchio? No, perché ci siamo allontanati di un passo nella spirale, perché le persone sono ritornate all’interno della città e lo hanno fatto senza possedere necessariamente un’automobile. Bisogna stare però attenti affinché, con l’utilizzo maggiore del TPL, non si creino situazioni di disagio che spingano verso il mezzo privato. Tuttavia, una volta avviata la spirale positiva, saranno i cittadini stessi a chiedere maggiori investimenti sul trasporto pubblico.

In questi anni blogger e associazioni romane stanno cercando di dare la “prima spinta” alla politica per stoppare la spirale negativa degli investimenti sul trasporto stradale e avviare il circolo virtuoso che deriva invece nell’investire sul trasporto pubblico romano e lo continueremo a fare con una nuova modalità nelle prossime settimane. Comincia una nuova serie di minivideo: Movète Roma Pills, ossia le pillole del programma integrato dei trasporti che abbiamo presentato nelle scorse settimane. Ogni domenica alle ore 11:00, un passo dopo l’altro, metro per metro, tram per tram. Vi aspettiamo!




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