Roma Lido, appello dei pendolari: "Non si rispettano le norme sul distanziamento. Zingaretti intervieni tu"

Roma Lido, appello dei pendolari: "Non si rispettano le norme sul distanziamento. Zingaretti intervieni tu"

Una lettera aperta indirizzata al governatore regionale per chiedere il rispetto delle regole anti contagio: "L'inizio della stagione balneare ha accresciuto l'afflusso di viaggiatori. Urgono interventi"




Vagoni pieni e banchine affollate. Non sembra una novità per chi è abituato a fruire del servizio di trasporto della Roma Lido. Ma è una condizione che, in questa delicata fase, non può essere tollerata. 

Soprattutto per quanti, come i pendolari, non hanno molte alternative al quotidiano utilizzo di quella linea ferroviaria.


L'appello a Zingaretti


Con una lettera aperta, il comitato pendolari della Roma Lido, ha messo in fila tutte le proprie preoccupazioni. L’ha virtualmente indirizzata al governatore Nicola Zingaretti, “in quanto massima autorità istituzionale della Regione Lazio”. 

Ma anche perchè il presidente è stato “il promulgatore dell'Ordinanza del 30 aprile”. 

Quella in cui, ricordano gli estensori della lettera, “vengono definite regole e modalità per il corretto funzionamento dei trasporti nel Lazio dopo il 4 maggio”. Secondo i pendolari però, le norme per contrastare il contagio del nuovo Coronavirus, sui treni della Roma Lido non sono adeguatamente rispettate.


Le inadempienze segnalate


Nella lettera, si fa riferimento ad una serie di “inadempienze” riscontrate “in  termini di gestione dei flussi di ingresso/uscita dai treni, dalle banchine, dalle stazioni”. 

Ma anche in relazione “al distanziamento fra le persone sui treni”. 

Un fattore, quest’ultimo, che porta ad occupare i posti che invece dovrebbero restare liberi. E che, come molte immagini hanno dimostrato nelle ultime settimane, non rende il viaggio in linea con gli standard di sicurezza che, gli utenti, lecitamente si aspettano.


Flusso di viaggiatori e distanziamenti sociale


Atac, che ha la gestione del Servizio, a fine luglio ha rilasciato una nota in cui ha spiegato, tra l’altro, che “l'aumento dei flussi di passeggeri, che si è registrato da maggio a luglio, rimane comunque coerente con le norme che impongono di non riempire i treni più del 50% della loro capienza". 

Secondo il comitato dei pendolari le cose stanno in tutt’altro modo. E vanno presi provvedimenti urgenti anche perchè “Il flusso dei viaggiatori sta crescendo progressivamente e l'inizio della stagione balneare  contribuisce ad accrescere tale flusso”. 


Le richieste




Cosa fare quindi? Al presidente della Regione viene chiesto intanto “includere i pendolari fra i soggetti da sottoporre ai controlli epidemiologici”. E poi al governatore viene chiesto “di richiamare l’ente gestore Atac al rispetto puntuale di ogni direttiva”. 

Perchè al di là delle situazioni straordinarie, che hanno portato ai recenti ammassamenti sulle navette sostitutive, c’è un servizio da garantire nella sua quotidianità. Con standard che facciano viaggiare sereni tutti gli utenti. 


I diritti dei pendolari


“Se non vogliamo che le prescrizioni contenute nell'Ordinanza siano mere enunciazioni di principio” conclude il comitato dei pendolari, occorre intervenire subito. 

Per consentire, si legge nella lettera “ il rispetto del diritto alla salute ed al trasporto sicuro” di chi viaggia sulla Roma Lido.


Da Roma Today





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