"Guasti Atac" la risposta dei lavoratori

"Guasti Atac" la risposta dei lavoratori

Qualche giorno fa sulle pagine de Il Messaggero è uscito questo articolo che accusava gli autisti di fingere guasti per non guidare, questa la pronta risposta dei sindacati




6500 autisti, 1500 uscite giornaliere, 450 macchinisti, 100 capitreno, centinaia e centinaia di verificatori, operatori di stazione, ecc. ecc; milioni di chilometri di servizio effettuati tutti i giorni con mezzi che hanno una media di vita tra le più alte d'Europa.

Solo questi numeri dovrebbero far capire a chi ogni tanto viene commissionato uno dei tanti articoli che leggiamo con il solo fine di denigrare i lavoratori, guarda caso spesso quelli di Atac, quanto sia difficile mandare avanti un'organizzazione del lavoro così complessa.

Le difficoltà che incontrano gli operatori sono difatti elevate: il personale in front line deve rispettare le regole e farle rispettare, segnalare le anomalie del bus e salvaguardare la sicurezza degli utenti e la propria. 

Nonostante giornalmente siano aggrediti e offesi, gli operatori dimostrano sempre un grande senso del dovere(il grave periodo covid lo ha dimostrato) cercando di far rispettare sempre e dovunque le norme. Un collega francese, purtroppo, per far rispettare l'obbligo delle mascherine è stato aggredito e ucciso.

Senso del dovere,parole anacronistiche per chi usa la penna per fare del male, per chi non sa cosa significa alzarsi alle 3.00 di notte per andare a garantire la prima corsa in servizio e sentirsi bene grazie al saluto del primo utente che gli augura una buona giornata.

Garantire il servizio sempre, questo è il lavoro dell'autoferrotranviere.

Per farlo bisogna controllare che i mezzi siano sempre efficienti nel rispetto dell'utenza che trasportiamo, che ha il diritto di viaggiare in un autobus dove non ci siano 40 gradi di temperatura interna.

La gran parte dei giornalisti comprende la situazione perché in molti viaggiano sui mezzi e conoscono le dure condizioni in cui si è chiamati a operare.

Gli Autoferrotranvieri domani garantiranno il servizio come hanno sempre fatto. Alle insinuazioni, alle ricostruzioni forzate, alla cattiveria, noi anteponiamo il senso del dovere, quelle parole che per noi non sono anacronistiche ma piene di significato e amore per la nostra professione, nella speranza che i vertici Atac prendano una posizione a difesa dei propri dipendenti, e controllino chi tradendo la fiducia dei colleghi fa uscire informazioni distorte e incomplete.

Così in una nota il segretario regionale Renzo Coppini




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