Roma-Lido, Fase 2, pochi controlli, vagoni pieni e promesse non mantenute

Roma-Lido, Fase 2, pochi controlli, vagoni pieni e promesse non mantenute

La situazione sulla Roma Lido nel giorno del D-Day pare reggere, almeno fino ad ora perĂ² con orari in ora di punta a 15', ma poi? Questo il resoconto del Comitato Pendolari della Roma-Lido sui primi giorni della Fase 2. Spoiler: Ci hanno detto un sacco di cose, ma al momento...





Grazie anche alla scarsa affluenza dei viaggiatori. E questa era una cosa su cui contava e conta la Regione: sperare che fino al 18 maggio la situazione sia simile alla fase 1 in modo da poter avere tempo per pensare alle misure da mettere in campo successivamente.

I treni stranamente passano in orario anche nella fascia di punta, i passeggeri sono poche decine e seduti secondo le disposizioni, tutti con la mascherina. Ci sono solo indicazioni di posti a sedere, sia sulla Roma Lido che sulla metro, ma non quelli in piedi. In questo modo possono salire solo il 10% di persone rispetto alla capienza massima.

I controlli da parte degli operatori in stazione sono molto visibili nelle stazioni principali (polizia, carabinieri, militari, vigilantes, dipendenti Atac), come Magliana e Piramide ad esempio, ma sono del tutto assenti per esempio a Tor di Valle.

Non gestito in alcun modo il flusso di ingresso e uscita dai mezzi, così come per l'entrata/uscita nelle stazioni, ci si affida al fai da te, anche se c'è un evidente contatto fra chi entra e chi esce.

Non si è vista traccia dei dispenser promessi dalla Regione almeno nelle stazioni principali, né dei controlli della temperatura con i termoscanner.

Il Comitato Pendolari della Roma Lido, assieme a quello della Roma Nord, ha incontrato tre volte l'assessorato regionale ai trasporti nella settimana passata, per discutere delle misure messe in campo dalla Regione e delle proposte presentate dai pendolari. 

Quello che abbiamo capito è che i tavoli aperti sono molti e non sanno ancora bene come gestire la situazione, soprattutto in prospettiva, specie a settembre, quando riapriranno le scuole. 

Le informazioni che ci sono state date sono abbastanza generiche, dato che poi i dettagli operativi li definisce il gestore, nel nostro caso Atac. Oggi si è ripartiti con un numero di corse pari all'80% dell'orario normale, ma entro il mese dovranno tornare al 100%.

Abbiamo trovato la Regione reticente o impreparata su una serie di punti importanti che abbiamo posto all'attenzione, quali:
  • l'igienizzazione e la sanificazione dei mezzi e dei locali e degli impianti (ci hanno solo detto che è tutto a posto e che verranno rispettate le normative in vigore), l'incremento dell'offerta del servizio di trasporto in prospettiva, aumentando la frequenza dei passaggi in modo da poter recuperare i passeggeri che non riescono a salire per via delle limitazioni utilizzando tutti i mezzi a disposizione di Atac ma anche i bus privati per esempio (ci hanno detto che ci saranno dei mezzi a disposizione in caso di necessitĂ , senza dirci quanti e dove),
  • la gestione dei flussi di viaggiatori previsti (ci hanno detto che ci sta studiando l'universitĂ  La Sapienza),
  • la gestione dei flussi di entrata/uscita con percorsi specifici (ci sarĂ  una gestione fai da te dettata dal buon senso),
  • contingentamento del carico negli accessi (ci hanno detto che ci saranno contapersone, ma non si sa da quando),
  • implementazione di un sistema informativo adeguato a gestire tanto i flussi di viaggiatori, controllo e segnalazione anomalie, informazione all'utenza, prenotazioni per i biglietti (e su questo hanno confessato un grosso ritardo, non si sa quando vedrĂ  la luce).

Insomma, noi come pendolari temiamo che se non si ridisegna un sistema di trasporto pubblico integrato che tenga conto della nuova situazione inevitabilmente si andrĂ  verso una corsa al mezzo privato con la conseguenza di un collasso del traffico urbano ed extra urbano e una Caporetto del trasporto pubblico.

Ora è il tempo di scelte coraggiose e non di solo vivacchiare sperando che tutto vada per il meglio.





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