Roma-Lido: perchè fare nuove stazioni, mentre la linea crolla?


Ricevo e pubblico: Ma come si fa a progettare la fermata Giardino di Roma, quando tutto il resto è fermo da anni? E non sarebbe meglio potenziare la linea per avere più corse? Il problema è sempre lo stesso: la politica vince sulla logica



Buongiorno Andrea,

da sempre utilizzo la ferrovia Roma-Lido per gli spostamenti, una volta per recarmi a scuola ed oggi per recarmi al lavoro.

Leggo notizie e vedo servizi televisivi che parlano dell'approvazione di un piano per la costruzione della stazione Giardino di Roma fra le fermate di Casal Bernocchi e Vitinia, e mi domando:"Ma se è in corso di costruzione e mai completata la stazione Acilia Sud perché i lavori sono fermi dal 2017, se sono in corso e mai completati i lavori di ristrutturazione dell'antidiluviana stazione di Tor di Valle, lavori fermi dal 2017, come si fa a prendere determinate decisioni?".


Non si dovrebbero completare i lavori della stazione di Tor di Valle, dove l'estate si crepa di caldo parche non c'è ombra e l'inverno di freddo perché non ci sono coperture, se piove non si può stare in banchina per lo stesso medesimo motivo? 

Non si dovrebbero sottolineare e sollecitare questi argomenti prima ancora di partecipare a tavoli che prevedono la programmazione della costruzione di nuove stazioni?

Inoltre in merito a ciò, non si dovrebbe prima potenziare l'infrastruttura al fine di consentire un maggior numero di corse?

Lettera firmata


Mia opinione personale: il problema è proprio quello, non edite un piano organico, ogni partito politico, ogni Ente Amministrativo (Regione, Comune, Municipio) va per conto suo, ben sapendo che poi alla fine si farà ben poco.

È la solita confusione che regna sulla Roma-Lido, fare promesse costa poco, dare la colpa agli altri, anche meno







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