Porte bloccate per guasto: passeggeri chiusi nel bus per quasi un'ora

Porte bloccate per guasto: passeggeri chiusi nel bus per quasi un'ora. Li "libera" la polizia


Nella mattinata di martedì 7 gennaio una dozzina di persone sono rimaste ostaggio di una navetta bus di Roma Tpl che nel suo tragitto è andata in avaria 


A essersi guastata, intorno alle 8.30, sarebbe stata la centralina elettrica, tanto che non è stato possibile nemmeno aprire le porte dall'interno.

La vettura era la 9977, che stava servendo la linea 349, una circolare di 43 fermate che fa capolinea a piazza Luigi Porro Lambertenghi, al Nuovo Salario.


Si è fermata in via Ottorino Gentiloni: a bordo, secondo la testimonianza di alcuni familiari, sarebbe mancato il martelletto che permette di rompere i vetri in caso d'emergenza. 

Ma è un dettaglio che Roma Tpl dovrà verificare. 

A liberare i passeggeri, dopo oltre 45 minuti d'attesa, è arrivata la polizia di Stato, che ha assistito i tecnici della Tpl che armeggiavano per la riapertura delle porte. 

Dell'accaduto è stato postato un video sulla pagina Fb "Roma ai tempi di Virgi". 

Gli agenti si sono accertati dello stato di salute degli utenti, con lo scopo di valutare un'eventuale intervento del 118. 

Non è stata necessaria la chiamata dei vigili del fuoco: i tecnici sono riusciti ad aprire le porte dall'esterno, dopo che anche molti passanti, preoccupati, avevano provato invano.

Da Repubblica






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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Francamente non riesco proprio a capire questi autobus dei tempi di oggi come li hanno concepiti: a parte l'andare facilmente a fuoco come fossero di cartone, ora le porte non sono nemmeno apribili in caso di guasto alla centralina elettronica che gestisce il veicolo...mah.
Vorrei tanto sapere se rispettano le specifiche previste dalle leggi oggi vigenti in materia di sicurezza delle persone trasportate, che certo non credo prevedano facilità di incendi o trasformazione del veicolo in una trappola per i viaggiatori...comunque, lo dirò sempre: a parer mio, gli ultimi autobus urbani riusciti veramente sono stati gli IVECO Turbocity, figli degli altrettanto ottimi IVECO Effeuno...
Anonimo ha detto…
Secondo me, il concetto base è che (come si usa da anni in campo ferroviario) le centraline elettroniche che gestiscono le funzioni di comando e controllo di un veicolo (specialmente se concepito per trasporto viaggiatori) devono essere due, di tipo ridondante, cioè che, in caso di guasto ad una, automaticamente (od anche manualmente, se necessario) subentra l'altra. E, comunque, in caso di emergenza, le porte dovrebbero comunque essere apribili: non deve esistere una situazione come quella qui descritta. Un veicolo che non rispetta questi elementari requisiti di sicurezza non andrebbe nemmeno omologato, a parer mio.