Roma-Lido: il ritorno al passato di Cotral

Roma-Lido: il ritorno al passato di Cotral


"Il 2020 sarà un anno fondamentale per Cotral" parola di Amalia Colaceci Presidente della società di trasporto regionale che in un'intervista a 360° fa un accenno anche alla Roma-Lido




La Regione deve essere convinta di quanto Lei dice perché ha già annunciato che intende farvi gestire la Roma-Lido e la Roma-Viterbo. Si sente pronta a questa nuova sfida? Come vi state organizzando?

Cotral era titolare di queste concessioni sino a circa venti anni fa e forse per questo in azienda sento entusiasmo, come se si trattasse di un ritorno alle origini. 

Io e il Direttore Generale, Giuseppe Ferraro, siamo consapevoli che è un passaggio impegnativo, che non ci preoccupa ma ci allerta. 

Il 2020 sarà un anno fondamentale e per questo motivo abbiamo accelerato sul ricambio del parco autobus e apriremo sin da gennaio un nuovo tavolo con i sindacati per avviare le azioni del piano industriale. 

Dobbiamo consolidare la gomma per dedicarci al “ferro”.

Da FerPress



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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Per chi conosce la storia e, contemporaneamente, certe cose le ha vissute personalmente, come lo scrivente, si può dire che la Roma-Lido funzionava veramente bene sotto la gloriosa gestione della cara, vecchia società STEFER (e certamente pure sotto la precedente SEFI), ossia fino al 1976, anno in cui venne creata l'ACOTRAL (Azienda Consortile Trasporti Laziali), che poi divenne COTRAL nel 1993. Anche sotto l'ACOTRAL , tutto sommato, per un certo tempo il servizio funzionò regolarmente, ma nella seconda metà degli anni ottanta per questa ferrovia si stava per abbattere un temporale forse peggiore pure di quello attuale: spinte demagogiche distorte volevano addirittura chiuderla. Per spingere in questa direzione, si stavano lasciando andare in degrado gli impianti, mentre il materiale rotabile su di essa utillizzato era ancora essenzialmente quello della dotazione di origine, e comunque ormai obsoleto a livello di prestazioni (locomotori 01-09, elettromotrici doppie 101-103 e diverse carrozze, comprese alcune acquistate nel dopoguerra). Vi era poi utilizzato anche il materiale rotabile della serie MR della linea B, nonchè alcune elettromotrici MA.001-152 in prestito dalla linea A, all'epoca quasi nuove. Fu così che si creò il primo vero Comitato Pendolari per la difesa della ferrovia, il quale, unitamente agli sforzi di un dirigente ACOTRAL in gamba ed appassionato di ferrovie che conobbi personalmente (l'ing. Angelo Curci), la ferrovia si salvò. Ed infatti, nella seconda metà degli anni ottanta, essendone ormai deciso il mantenimento, venne progressivamente ammodernata negli impianti fissi, con acquisto pure, nel 1987/88, dei sei nuovi elettrotreni serie 500, di costruzione FIAT Ferroviaria Savigliano (purtroppo radiati non molto tempo fa), i quali ultimi costituirono, in pratica, l'ultimo acquisto di rotabili nuovi adatti alla Lido (anche se, in realtà, erano treni nati anche per la metro B, ordinati dal Comune di Roma tramite l'allora I.M. Intermetro spa, finanziati in gran parte dal Fondo Investimenti e Occupazione-FIO), dato che le ancora più recenti MR600 erano, in realtà, una sorta di "ibrido" ottenuto costruendo nuove casse ma utilizzando gran parte delle apparecchiature elettriche e meccaniche recuperate dalle anziane elettromotrici serie MR100, nel frattempo dismesse (la componentistica da esse recuperata venne completamente revisionata, ovviamente). Ecco, oggi la Roma-Lido (che come ferrovia ha le premesse di un grande avvenire) attende nuovamente quello che fu fatto trent'anni fa: un consistente ammodernamento dell'impiantistica (specie per adeguarla alle stringenti normative ANSF...) e, soprattutto, un materiale rotabile "tutto suo" e per essa concepito, e non treni continuamente riciclati dalle linee A e B che, per quanto moderni, non sono molto adatti (non mi stancherò mai di ripeterlo) alle sue caratteristiche di ferrovia più suburbana che prettamente metropolitana. Attende anche un gestore degno di tanto nome, che sappia "capirla veramente e gestirla come Dio comanda", sia esso la COTRAL o chiunque altro (io personalmente avrei preferito la RATP francese, ma sarebbe stato troppo bello...).