E' un fatto noto, ma non finisce mai di sorprenderci: Sotto la metro - qualunque metro a Roma - dobbiamo viaggiare bombardati da continui allarmi e annunci allarmistici, tutti i tecnici chiamati urgentemente in ogni stazione. C'è sempre un senso di pericolo incombente
Partendo dal tweet di @billystagger torniamo a raccontare del senso di costante pericolo che viviamo sotto la metro a Roma: siamo bombardati da continui allarmi e annunci allarmistici e tutti rigorosamente in codice, in modo da non capire nulla.
Mercurio Viaggiatore in passato ha ripetutamente scritto al al Presidente di ATAC Simioni, al Comune e alla Prefettura al riguardo, ma al momento purtroppo senza ottenere alcun risultato.
Il problema è che questo tipo di annunci si sentono solo a Roma, nelle altre città si usano i cellulari di servizio, qui no, non si può.
Il motivo non lo conosciamo, ma supponiamo che il batto che sulla Metro C e sulla Metro B1 non ci sia campo, possa giocare un ruolo importante, ma, come detto non ne siamo sicuri.
Non è che, cambiando queste procedure, si risolvano i problemi del trasporto pubblico nella Capitale, ma leverebbero quella patina di cialtroneria diffusa.
Se qualcuno del management fosse sul campo, e vedesse oltre che guardare, risolverebbe almeno le criticità più palesi e sanabili senza troppi patemi.
Ma al momento pare che nessuno ci abbia pensato
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