Vietato fare foto!


Nelle metro è vietato fare foto! Ciclicamente questo discorso si ripropone, ma non è vero, non esiste alcuna legge che lo impedisca. A pensar male forse il non far foto al disagio conviene solo ad Atac. La storia di Maria Giorgia



Lunedì pomeriggio, stazione di San Giovanni, una scala mobile stranamente non funziona e gli utenti si affollano sull'altra.

Maria scatta un paio di foto per documentare il solito casino e viene prontamente redarguita: "Signorina non si possono fare le foto in metro", sempre per il solito motivo che quello che non viene documentato, non è mai successo.


Purtroppo (per loro), come fa notare Mercurio Viaggiatore, non esiste alcuna norma o legge che impedisce di fare foto o video nelle stazioni della Metropolitana. 

Atac stessa fa riferimento ad un DPR che riguarda ESCLUSIVAMENTE le funivie e prevede una multa di 7€.

Ripetiamo, non esiste alcuna Legge o norma che proibisca di fare foto nelle stazioni delle Metro, purché vengano rispettate determinate condizioni: il rispetto della privacy delle persone, la limitazione ai soli luoghi normalmente accessibili al pubblico, e senza creare intralcio allo svolgimento del servizio e agli altri passeggeri.

Esisteva un Regio Decreto che imponeva il divieto di fare foto nelle stazioni ferroviarie, il 1161/1941 (tempo di guerra), ma è stato espressamente abrogato l’8/5/2010 dal D.Lgs. 66/2010 Art.2268 comma 196.

Interpellata, Atac continua a basare questo divieto sulla Carta dei Servizi, che non ha alcun valore legale, e sull’Art.18 del DPR 753/80, che non è assolutamente applicabile

NON fatevi intimidire, servono PROVE dei disservizi che Atac, con questo tipo di comportamenti, pare voler nascondere.




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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Invece di richiamare un innocuo fotografo, pensassero piuttosto a combattere chi scavalca i tornelli o chi compie atti di vandalismo. Comunque, in questa città accadono cose che hanno dell'incredibile. Ecco cosa mi è successo recentemente: qualche settimana fa, alla stazione metro A di Valle Aurelia, ho richiamato a voce molto alta un ragazzetto che mi è passato dietro al tornello per non pagare il biglietto. Beh, sapete cosa è successo? Si avvicinano i soldati presenti di guardia alla stazione, e più che richiamare il ragazzo evasore hanno richiamato me perchè "dovevo calmarmi e non gridare, se no avrebbero chiamato la Polizia". Naturalmente, gli addetti di stazione non sono minimamente usciti dal gabbiotto, per capire perchè un viaggiatore gridasse. Capito che roba? Della serie: se mi rapinano e grido: "Al ladro, al ladro!" potrei venire incriminato io perchè ho gridato, piuttosto che il ladro che mi ha derubato. Questa è Roma, signori. Chi può cambiare le cose? Dobbiamo farlo tutti, ma qui non lo fa quasi nessuno, purtroppo.