Parcheggio metro Cornelia, l'opera fantasma

Parcheggio metro Cornelia, l'opera fantasma


E' di ieri la foto che abbiamo voluto pubblicare sui social relativa ad uno degli ingressi del parcheggio che si trova sotto circonvallazione Cornelia...



Dopo aver fatto e pubblicato la foto abbiamo voluto saperne di pià e, strana coincidenza, abbiamo trovato sul web un articolo a proposito pubblicato un paio di giorni fa su RomaToday.

Scrive Sara Mechelli: 650 posti auto vuoti, sette piani interrati sbarrati da anni, per lungo tempo trasformati in discarica e dormitorio, 50milioni di euro spesi per farne un'avanguardia tecnologica. 


Un progetto nato nel 2001 e, dopo due tentativi, chiuso nel 2006 e abbandonato al degrado da ben 13 anni. 

Un rimessaggio automatizzato delle auto che si è rivelato un autentico fallimento: la paura di guasti elettrici che avrebbero tenuto bloccate per ore le auto nel parcheggio, alcuni box non adatti ad ogni tipologia di vettura, il rischio che il traffico impazzisse a causa dei veicoli in attesa di entrare ed uscire dal parcheggio e gli automatismi di rimessaggio auto troppo lenti hanno tombato l'ennesimo progetto di mobilità sostenibile che avrebbe tamponato in parte i problemi di parcheggio del quartiere e dato impulso all'utilizzo del mezzo pubblico, vista la collocazione sopra la stazione metropolitana di Cornelia e il capolinea bus urbani ed interurbani di Cornelia.

In realtà negli ultimi 13 anni qualcuno ha cercato di recuperare il progetto, come documenta un articolo de 'il tempo': l'ultimo bando del tredicesimo municipio risale al 2016 ed è andato deserto. 


Identiche, a dire dell'amministrazione, le motivazioni del fallimento: tempi alti (7-15 minuti) di consegna, box inadeguati, prezzi di sosta astronomici.

Ma non ci siamo fermati alla sola carta stampata. Abbiamo voluto ascoltare anche il nostro fidatissimo Mercurio Viaggiatore che quel parcheggio l'ha utilizzato quando era in funzione: quello delle lunghe file è un falso mito, dovuto forse al caos dei primi giorni di apertura. 

I 7 minuti di attesa narrati dai giornalisti rappresentano il tempo totale per lasciare e riprendere il mezzo: mettevi la macchina in gabbia, prendevi il biglietto e potevi andare via, un tempo irrisorio rispetto a quello di girare il quartiere per trovare un parcheggio. 


Il problema vero erano in realtà i prezzi: troppo alti per lasciare l'auto al coperto quando "aggratis" puoi permetterti di lasciarla in doppia fila. Tanti scendevano, vedevano le tariffe e andavano via.

L'attuale maggioranza pentastellata non ha alcun interesse a rimettere mano al progetto, come dichiarato da Enrico Stefano a Radio Colonna "abbiamo pensato di recuperare il progetto del 2015 di corsia preferenziale" progetto che prevede il tombamento definitivo del parcheggio per farne una corsia preferenziale.


L'unica certezza è che siamo di fronte all'ennesimo spreco di risorse nel cuore di Roma, spreco messo in evidenza da una consigliera comunale dell'opposizione, che probabilmente tornerà presto nel dimenticatoio se tale opposizione alle prossime elezioni dovesse diventare forza di maggioranza.



ATτACcaτi Al βus il più cialtrone del gruppo, poco serio quanto basta, ha il vizio di pensarla diversamente da chi fa politica. Stalker degli addetti dell'infoatac. Estimatore dell'arte povera del tpl, nonchè socio fondatore del #MoMatac






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