Le ferrovie concesse, la Roma Lido e la Roma Viterbo, rischiano il collasso e le conseguenze ricadono quotidianamente sui cittadini e i pendolari che usufruiscono del servizio
Lo stato delle infrastrutture, dei convogli e delle stazioni e’ pessimo, nonostante l’impegno profuso da parte dei lavoratori; la ripartizione degli orari e la bigliettazione non seguono nessun criterio; l’affollamento e i ritardi sono lo standard.
Non a caso le due linee sono classificate ogni anno tra le peggiori d’Italia.
L’incubo puo’ peggiorare, la situazione puo’ diventare insostenibile: la linea potrebbe chiudere per motivi di sicurezza”.
Cosi’, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl del Lazio e la Uil del Lazio. “Sono anni che le organizzazioni sindacali di settore e cittadini, studenti, lavoratori e pendolari chiedono di avviare i cantieri e di sistemare le infrastrutture dei trasporti – continua la nota.
Dobbiamo bisogno mettere in sicurezza le linee e acquistare nuovi convogli.
Sarebbe paradossale che le istituzioni preposte al corretto funzionamento della pendolarismo decidessero di chiudere, senza un progetto definito, una linea che serve migliaia di cittadini e di studenti, oltre chi la usa per raggiungere i luoghi di cura.
Siamo in attesa di una convocazione da parte della Regione affinché le infrastrutture dei trasporti vengano urgentemente adeguate alle norme di legge con adeguati investimenti.
Ci opporremo a qualsiasi chiusura che non sia accompagnata da un sistema di mobilita’ alternativa.
Riteniamo fondamentali le infrastrutture per migliorare il servizio e dare ai pendolari una trasporto all’altezza.
Chiediamo però che i disagi per i pendolari siano contenuti il più possibile”.
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