La Roma Lido e la Roma Viterbo, rischiano il collasso

La Roma Lido e la Roma Viterbo, rischiano il collasso


Le ferrovie concesse, la Roma Lido e la Roma Viterbo, rischiano il collasso e le conseguenze ricadono quotidianamente sui cittadini e i pendolari che usufruiscono del servizio




Lo stato delle infrastrutture, dei convogli e delle stazioni e’ pessimo, nonostante l’impegno profuso da parte dei lavoratori; la ripartizione degli orari e la bigliettazione non seguono nessun criterio; l’affollamento e i ritardi sono lo standard. 

Non a caso le due linee sono classificate ogni anno tra le peggiori d’Italia. 

L’incubo puo’ peggiorare, la situazione puo’ diventare insostenibile: la linea potrebbe chiudere per motivi di sicurezza”. 

Cosi’, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl del Lazio e la Uil del Lazio. “Sono anni che le organizzazioni sindacali di settore e cittadini, studenti, lavoratori e pendolari chiedono di avviare i cantieri e di sistemare le infrastrutture dei trasporti – continua la nota. 

Dobbiamo bisogno mettere in sicurezza le linee e acquistare nuovi convogli. 

Sarebbe paradossale che le istituzioni preposte al corretto funzionamento della pendolarismo decidessero di chiudere, senza un progetto definito, una linea che serve migliaia di cittadini e di studenti, oltre chi la usa per raggiungere i luoghi di cura. 

Siamo in attesa di una convocazione da parte della Regione affinché le infrastrutture dei trasporti vengano urgentemente adeguate alle norme di legge con adeguati investimenti. 

Ci opporremo a qualsiasi chiusura che non sia accompagnata da un sistema di mobilita’ alternativa. 

Riteniamo fondamentali le infrastrutture per migliorare il servizio e dare ai pendolari una trasporto all’altezza. 

Chiediamo però che i disagi per i pendolari siano contenuti il più possibile”.

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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Beh, mi pare che la Regione Lazio, attuale proprietaria di entrambe le ferrovie, qualche provvedimento lo sta iniziando a prendere. Circa l'acquisto di nuovi treni sono d'accordo, ma intanto si pensasse pure, per quanto possibile, a meglio manutenere il materiale rotabile attuale: si pensa troppo a comprare mezzi nuovi e poco alla manutenzione. Come ho già avuto occasione di dire più volte, sulla Roma Nord servono nuovi treni per incrementare il parco attuale, con una contemporanea revisione generale ed ammodernamento dei convogli FIREMA E 84 ed E84A, mentre sulla Lido occorrerebbe un consistente parco di treni "ad hoc" per la ferrovia in oggetto, così da "restituire" i CAF alle linee di provenienza, ossia le metropolitane A e la B. Circa i treni serie MA200, poco affidabili come componentistica, delle due l'una: quando si avrà un parco di treni consistente, o si rendono in qualche modo affidabili, oppure (nonostante siano relativamente recenti) si cominciasse a pensare ad un loro accantonamento.