Annunciata la fine dei lavori «tra poche settimane», a un anno dall’incidente con 24 tifosi russi feriti mentre erano sull’impianto che si è guastato. I russi stavano andando allo stadio Olimpico
Servirà, informa oggi Atac, ancora «qualche settimana di lavori».È dunque possibile che si arrivi, così, ad ottobre: un anno, per aggiustare la scala.
La fermata ha riaperto a giugno, per la gioia di passeggeri e negozianti, dopo 246 giorni - 8 mesi appunto - di incredibile stallo, un tempo che sarebbe dovuto servire secondo le prime versioni ufficiali a costruire dei pezzi di ricambio apparentemente introvabili e che invece, si è scoperto poi, è diventato anche la somma di ritardi ed inerzie negli ordinativi.
Da fine giugno, cioè, da quando il comitato negozianti ha festeggiato con una grande torta la riattivazione di una fermata vitale per le loro attività, funzionano le quattro scale che avevano mostrato anomalie ai dischi frenanti durante quegli otto mesi di controlli ma non le due «incriminante».
Perciò qual è il problema, adesso, dopo tutto questo tempo che - in teoria - sarebbe servito per recuperare i pezzi di ricambio? Atac rassicura sul fatto che gli operai sarebbero al lavoro.
Su una scala, quella non collassata, gli interventi sarebbero finiti e ora si dovrebbe avviare la solita procedura di collaudo che terminerà col nullaosta del ministero dei Trasporti.
Sulla scala incidentata, invece, i lavori proseguono: ancora «qualche settimana», dice l’azienda, e poi anche qui si dovrà aspettare il ministero.
Il fatto è che gli sforzi, e quindi anche gli operai, sono tutti concentrati su Barberini, l’altra stazione del centro sequestrata a marzo, ritenuta più «urgente» perché a differenza di Repubblica - senza due scale sì ma comunque funzionante - non è stata ancora riaperta: Atac spera di riuscirci a novembre.
Da Corriere della Sera
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