Il ritorno dei minibus elettrici


Dopo uno stop durato anni, riprendono a circolare per le strade del centro storico i minibus elettrici, frutto dell'importante lavoro di recupero promosso da Roma Capitale e realizzato da Atac.



Inizieremo con la linea 119, e successivamente entro l'estate con la 117.

In seguito, qualora il recupero delle ulteriori vetture dovesse andare a buon fine, estenderemo la rete anche ad altre zone come l'Aventino, Trastevere o l'Ansa Barocca.

Un mese fa i collaudi, li ricordate? Le nostre immagini di allora

Ripristinando queste linee aumenteremo l'accessibilità del cuore della nostra città, per questo in parallelo dovremo andare avanti con tanti progetti di riduzione della mobilità privata come fatto ad es. con l'isola Ambientale di Monti o la ZTL A1.



Pubblicato da Enrico Stefàno sulla sua pagina Facebook


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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Ribadisco il concetto che ho già espresso in precedenza: questo tipo di servizio e questi veicoli vanno bene in una situazione economica diversa. Il loro problema è il costo di esercizio rapportato al costo del conducente: portando ciascun veicolo poche persone, la produttività del personale è troppo bassa; di conseguenza, il costo di esercizio di questo tipo di servizi (e veicoli) è automaticamente alto (anche perchè, oggi, ben l'80 per cento dei costi complessivi in una azienda di trasporto è dovuto alle retribuzioni spettanti al personale). Qui c'è, piuttosto, l'urgenza di acquisire (o noleggiare) altri autobus da 12 e 18 metri, perchè il grosso del parco attuale, formato dai CityClass Cursor del 2001-2003 (vetture serie ATAC 3721-3954, 5001-5500 e 5901-6000) è duramente provato dagli anni ma, soprattutto, dall'intenso servizio e dalla scarsità di manutenzione. I minibus a batterie potevano aspettare.