Il trasporto pubblico rende liberi


Il trasporto pubblico rende liberi


I social regalano sempre grandi spunti di riflessione: questa per esempio è la risposta dell'azienda di trasporto pubblico Cotral che "asfalta" l’utente che non vuole "africani e zingari" sulle pensiline.



"Potremmo scrivere 'Il trasporto pubblico rende liberi' su ogni pensilina e mettere del grazioso filo spinato color pastello". questa è la risposta tagliente che è stata data ad un utente - che temo non l'abbia capita fino in fondo - che non vuole "africani e zingari" sulle pensiline.

Per una volta in più sono d'accordo con il tipo di risposta, anche se in passato ho sempre evitato di fare battute sulla Roma-Lido in associazione ai treni per i deportati (lo trovo di cattivo gusto), ma qui si tratta di zittire un'utente che non ha compreso ne il luogo, ne il modo con cui interagire.

Il cliente (utente) per una volta non ha avuto ragione.

Questo è il racconto dell'Huffington Post.




Cotral è l'azienda del trasporto pubblico extraurbano della Regione Lazio che, tramite un profilo Twitter, risponde e fornisce informazioni ai cittadini. 

Ieri, in un post dedicato alle pensiline e alle panchine ubicate presso le fermate degli autobus, l'azienda ha voluto sottolineare che la responsabilità della loro manutenzione non è responsabilità di Cotral ma delle amministrazioni locali, pur fornendo il progetto ed un contributo economico per realizzarle. 

Nulla di particolare se non fosse che, in risposta al tweet, è giunto il commento di un'utente, che si è scagliata contro nomadi e migranti, attribuendo a questi ultimi la colpa del degrado delle fermate.

Il commento dell'utente è stato il seguente:
Sperando che gli zingari e gli africani non ci fanno bisogni corporali come spesso accade. Tra bottiglie e siringhe. Metteteci anche telecamere nascoste controllate da voi in ufficio, almeno se vengono vandalizzate avete le immagini per le denunce. Sono graditi gli schermi tv.
A quel punto l'azienda di trasporto pubblico extraurbano ha replicato per le rime:
Ciao ****, come stai? È bello leggere un commento così, grondante di amore per l'umanità. Pensandoci bene potremmo anche scrivere "Il trasporto pubblico rende liberi" su ogni pensilina e adornarle con del grazioso filo spinato dai toni pastello.
Una presa di posizione ironica e anti-razzista che ha scatenato l'apprezzamento degli utenti e dell'utenza del trasporto pubblico della regione Lazio.



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