Fermate quello stadio! Altro che #LOSTADIOSIFA


Fermate quello stadio! Altro che #LOSTADIOSIFA


Diario Romano: Fermate quello Stadio! Solo Virginia Raggi ha interpretato come positivo il parere del Polirecnico di Torino. In realtà se ci si andrà con l'auto privata sarà paralisi. Tutte le infrastrutture saranno a carico dei cittadini. Danno e beffa.



“… il parere del Politecnico di Torino è positivo” scrive la Raggi e quindi #LoStadioSiFa

Noi siamo andati a dargli un’occhiata al suddetto parere e pur limitandoci alla lettura delle conclusioni ci chiediamo se la Sindaca lo abbia effettivamente letto (e capito) o se gliel’hanno riferito “addolcendoglielo” in maniera drastica.



Il capitolo delle conclusioni si apre segnalando che già senza lo stadio l’area presenta gravi problemi di mobilità, sia pubblica che privata:


“Le analisi condotte in occasione del progetto, nei differenti scenari simulati, mostrano un quadro che già allo stato attuale presenta molteplici punti di criticità sulla rete viaria e sulla linea ferroviaria Roma-Lido direttamente coinvolta dalla proposta progettuale.”

Più avanti:


“Al fine di mitigare tali fenomeni di congestione della viabilità, risulta condivisa ed auspicabile – […] – l’approvazione formale e la tempestiva attuazione […] di adeguate strategie di gestione della domanda, volte ad orientare la stessa verso il trasporto pubblico, opportunamente potenziato in termini di offerta, in termini di capacità, qualità ed affidabilità;”

Si capisce? In sostanza s’intende che per mitigare (“mitigare”, non risolvere) i problemi di viabilità dell’area bisognerà anzitutto potenziare drasticamente il TPL e quindi convincere (obbligare?) i cittadini ad utilizzarlo invece del mezzo privato. Due bazzecole da farsi a Roma!

E ancora:


“In assenza di interventi preliminari […] il problema di saturazione della viabilità stradale – urbana e tangenziale (GRA) – assumerebbe ancora maggiore gravità, sia in fase di cantiere sia in concomitanza di eventi sportivi. In tali frangenti l’utilizzo del mezzo privato deve essere fortemente disincentivato, poiché soprattutto in corrispondenza delle partite infrasettimanali emergerebbero situazioni d’estrema congestione, stante la
contemporanea presenza sulla rete di tutte o gran parte delle diverse componenti dei flussi veicolari, quali ad esempio gli utenti di ritorno dal lavoro o dal centro direzionale-commerciale e quelli diretti allo stadio.”

È più chiaro così? In pratica se non si riuscisse a limitare drasticamente il traffico privato la saturazione della viabilità stradale assumerebbe ancora maggiore gravità. 

Considerati i successi dell’attuale amministrazione nello spostare i cittadini dalla mobilità privata a quella pubblica (è riuscita nel capolavoro di abbassare ulteriormente gli spostamenti sul TPL, dirottandoli sul mezzo privato), si può tranquillamente dire che con l’attuale progetto oltre allo stadio si creeranno ingorghi colossali con conseguenze potenzialmente esplosive per la sicurezza dei cittadini (impossibilità di intervenire con mezzi di soccorso) e la loro salute (aumento esponenziale dell’inquinamento atmosferico).

Ma anche ammettendo che si avesse la bacchetta magica e si riuscisse a convincere la stragrande maggioranza dei cittadini ad utilizzare in quel quadrante il mezzo pubblico, quali sarebbero le sue modalità? Eccole:


“Le linee ferroviarie FL1 (Roma-Fiumicino) e Roma-Lido, […], devono garantire (soprattutto viene richiesto per la linea Roma-Lido) un servizio affidabile e regolare in termini di orario, frequenza di passaggio e tempi di viaggio. Si conviene dunque che il servizio ferroviario a servizio della zona debba essere di elevato – se non elevatissimo – livello qualitativo.”

Un’altra bazzecola! Ossia far diventare in tempi non biblici la linea ferroviaria che ha vinto per 4 anni consecutivi il premio Caronte, quello assegnato alla peggior linea ferroviaria d’Italia, una linea dal livello qualitativo elevatissimo!

Eccola infine la conclusione delle Conclusioni:


“Pertanto, il parere di questo gruppo di lavoro è che – dal punto di vista dei trasporti – lo stadio possa essere realizzato nell’area in analisi, subordinando tuttavia necessariamente la relativa messa in esercizio al completamento di una serie di interventi: questi ultimi includono soprattutto l’ambito ferroviario (Roma-Lido, FL1), ma anche nel complesso un’offerta plurimodale (pedonale, con biciclette su percorsi sicuri, con TPL, ecc.), supportata da “ITS” (Intelligent Transport Systems), anche in relazione alla gestione della sosta.”

E questo sarebbe il “parere positivo” sbandierato dalla Raggi???

Peraltro in una città che dopo quasi tre anni di amministrazione M5S vede tutte le aree pedonali sistematicamente occupate dalla sosta selvaggia, dove ogni giorno linee di autobus ed anche di tram vengono deviate per veicoli in sosta d’intralcio, dove ogni tentativo di migliorare il TPL fallisce miseramente (ancora non si riesce a comprare un solo autobus nonostante i milioni stanziati da anni), dove il traffico privato è arrivato a livelli di anarchia che non si erano mai visti, in una tale situazione affermare che sì, che si faranno tutti gli interventi preliminari suggeriti dal Politecnico di Torino per “mitigare” i problemi di mobilità connessi allo stadio non è poco credibile, è semplicemente criminale!

Sì, criminale, perché si creeranno le condizioni per un ingorgo continuo in tutta l’area con le conseguenze in termini di sicurezza e salute che si sono già dette.

Infine, non bastassero tutte le cautele documentate dal Politecnico di Torino, l’idea di portare avanti in maniera scriteriata un progetto i cui maggiori artefici sono sotto indagine della magistratura, oltre che ridotti nelle loro libertà, dà l’idea del livello di irresponsabilità che ormai alberga in quel del Campidoglio.

Che il cielo ci aiuti!

Da Diario Romano




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