Usb: il 17 gennaio sciopero Atac di 4 ore - I motivi


Il 17 gennaio i sindacati di base dell’Atac di Roma incroceranno le braccia per 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30, in uno sciopero per la sicurezza. Leggiamo le motivazioni nel dettaglio


“Da tempo l’Unione Sindacale di Base chiede all’azienda più sicurezza, da tempo denunciamo le problematiche che affrontano i colleghi del frontline nel gestire il proprio lavoro, problematiche cadute nel dimenticatoio nell’azienda Atac, causa il dissesto finanziario creato ad arte da politica e dirigenti incapaci”, spiegano in una nota.

“Problemi che i lavoratori affrontano tutti i giorni per far funzionare un azienda che solo grazie a loro riesce a dare quel minimo di servizio di cui la cittadinanza può usufruire.

Denunciamo da tempo le problematiche che un autista, un macchinista o un tramviere vive quotidianamente, affrontando le giuste lamentele degli utenti sullo scarso servizio offerto; basterebbe effettuare un intero turno di servizio per comprendere meglio le condizioni da terzo mondo in cui operiamo; vivere la difficoltà della viabilità, il problema indegno dei servizi igienici assenti e/o del tutto inadeguati – proseguono – le specifiche difficoltà del personale femminile, i problemi che affrontano le squadre dei verificatori e dei lavoratori della sosta, che spesso vengono aggrediti, il problema di operai e macchinisti che operano in gallerie malsane, problema sul quale la Procura sta indagando per verificarne le responsabilità.

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Inoltre, nell’accordo del novembre 2017 inserendo le 39 ore settimanali per aumentare la produttività e, quindi i carichi di lavoro, era previsto di inserire la così detta ‘job-rotation’ per i conducenti per garantire il recupero psicofisico e la prevenzione delle patologie professionali riscontrate sempre più con maggiore frequenza; nulla è stato fatto in tale direzione, come nulla è stato fatto nel merito della formazione per aggiornare AdL e DS in metro C”.

“Intanto gli autobus vecchi e con centinaia di migliaia di chilometri effettuati sulle strade di Roma continuano a bruciare – conclude Usb – serve nel più breve tempo possibile ringiovanire la flotta, Atac non può andare avanti solo con le dichiarazioni, servono fatti e impegni immediati, perché non è possibile accettare solo l’aumento dei carichi di lavoro senza avere mezzi che permettano di dare un servizio efficiente”.

Da Askanews




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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Io ho la sensazione che sindacati e personale non abbiano ancora ben capito che l'ATAC è tecnicamente fallita. Si rendono conto di cosa vuole dire questa parola? Che a via Prenestina 45 avrebbe dovuto apparire un cartello con scritto "Chiuso per fallimento" e il personale andava tutto a casa, licenziato. Tutto questo non è avvenuto solo perchè si sono inventati questa pseuodoscappatoia del concordato preventivo, che sostanzialmente è una procedura fallimentare che consente di gestire, sotto il controllo del Tribunale, il contenzioso con i creditori, garantendo la continuità del servizio. Se non c'èra questa formula, l'ATAC falliva e tutti a spasso. Forse questo ai signori non è ancora chiaro. E comunque il monopolio ataccaro è finito, perchè il Comune può benissimo decidere di mettere a gara i servizi (e dovrà farlo per forza intanto con le tre ferrovie ex concesse, Lido, Nord e Giardinetti), e non è detto che una eventuale società subentrante riassuma tutto il personale ex ataccaro: potrebbe benissimo riassumere solo chi gli serve veramente perchè vale...Attenzione a questo: e non è scioperando che si elimina questo problema (chi ci rimette sono solo gli utenti, se ancora non lo avete capito). Svegliatevi, e conservatevi il vostro posto di lavoro svolgendo quest'ultimo con un minimo di serietà e professionalità, specie con i tempi che corrono, perchè non siete più dipendenti comunali come nell'ATAC di una volta...occhio...Che poi questa situazione del fallimento poteva essere evitata è anche probabile ed è comunque un altro discorso, ma attenzione...