Uno degli hobby del giornalismo ad effetto è “sparare” sugli autisti: un obiettivo semplice, che trova facilmente consenso. Per la verità non è un hobby di molti, ma i social fanno facilmente da cassa di risonanza
Il tema prediletto da sempre è l’assenteismo (e veramente non se ne può più). Basterebbe andare sul sito del Comune di Roma, per verificare che la situazione è simile a quella di Atac (link).
Ci scrive un Rappresentante del Comitato Utenti Lavoratori di Atac e RomaTPL: “la maggioranza degli autisti supera i 40gg di ferie arretrate, con punte di quasi 100gg.
Durante l'anno si maturano 30gg di ferie, e nel periodo estivo ogni autista ha la possibilità di avere 2 settimane di ferie, in rari casi il massimo arriva alle 3 settimane, compresi i riposi.
La turnazione consente una media nell'anno di 22 riposi domenicali, per cui 30 domeniche sono lavorative, oltre a effettuare il turno nelle altre festività.
Qualche giorno fa è uscito un articolo sugli autisti dediti a “scorribande” stradali di ogni tipo, che avevano accumulato oltre mezzo milione di euro di multe tra il 2010 ed il 2013.
Sempre il Rappresentante di prima osserva: “vero, le multe arrivano ad ATAC (proprietaria dei mezzi) e non può essere diversamente, ma immediatamente l'Azienda le fa recapitare al responsabile del mancato rispetto del Codice Della Strada.
Una considerazione finale: il servizio di superficie di Atac precipita sempre più in basso, e l’assentesimo nel 2017 ha inciso solo per una percentuale di circa il 6% sulla mancata produzione.
C’è poi un considerevole 24% di km non effettuati che vengono pagati lo stesso dal Comune (con i nostri soldi) e denominati “cause esogene”, mentre la parte più consistente, ben il 67%, sono km non effettuati per altri motivi, principalmente indisponibilità mezzi per guasto.
Non è il caso di focalizzare la nostra attenzione di utenti sulla parte più consistente della torta?
Giusto segnalare comportamenti scorretti di singoli autisti, ma non è un’idea vincente sparare a zero su tutta la categoria (e non è nemmeno corretto).
Questa guerra tra poveri può fare molto comodo per sviare l’attenzione dalla vera radice dei problemi di Atac, che è qualche gradino più in alto.
Di Mercurio Viaggiatore
Questa guerra tra poveri può fare molto comodo per sviare l’attenzione dalla vera radice dei problemi di Atac, che è qualche gradino più in alto.
Di Mercurio Viaggiatore
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4 Commenti
Il buon conducente di autobus in servizio pubblico di linea deve:
1) Indossare la prescritta divisa, se prevista, e tenerla in ordine e completa, per quanto da lui dipenda;
2) Guidare correttamente, tenendo un comportamento professionale, evitando di litigare con altri utenti della strada anche se scorretti e dosando opportunamente sterzate e frenate, per quanto possibile;
3) Parlare al telefono solo con l'auricolare e solo per brevi periodi, preferibilmente solo per chiamate di servizio;
4) Parlare con eventuali colleghi presenti a bordo il meno possibile;
5) Usare modi cortesi con i viaggiatori e parlarci il meno possibile, e solamente per rispondere a domande sul servizio, informazioni o cause importanti (malori, aggressioni, ecc.);
6) Evitare di entrare in aperto contrasto con i viaggiatori in caso di reclami o proteste; spiegare loro con calma e cortesia, eventualmente, a chi rivolgersi per inoltrare eventuali reclami o suggerimenti;
7) Preoccuparsi di quello che succede a bordo del veicolo che si conduce ed eventualmente intervenire, nei giusti ed opportuni limiti e modi, in caso di comportamenti scorretti dei viaggiatori, malori degli stessi od altro, eventualmente chiamando subito la centrale operativa, se esistente, per informare quello che succede e, in casi gravi, le Forze dell'Ordine;
8) Preoccuparsi della sicurezza ed incolumità propria e dei viaggiatori che si stanno trasportando, nonchè del proprio veicolo (estensione del punto precedente);
9) Astenersi dall'usare lo smartphone durante la marcia del veicolo;
10) Astenersi dal parlare in modo volgare, con chiunque ed in qualsiasi occasione, evitando assolutamente parolacce, turpiloqui, ecc.
Chi non si comporta in questi modi, NON è un buon conducente di professione.
https://autistiprofessionisti.com/blog/8-i-comportamenti-di-un-buon-autista-di-autobus