Atac, tra proclami e realtà



Ancora proclami sulle vendite dei titoli di viaggio, in miglioramento nel 2018: +2,4% nei primi 10 mesi (si tratta di circa +5,3 Milioni€ in più rispetto al 2017), ma com’è andato il servizio fornito ai cittadini, cioè il “core business” di Atac?


Nei primi 8 mesi dell'anno (ultimi dati ufficiali disponibili), la produzione in superficie è complessivamente calata rispetto al 2017. Dato già anticipato quando abbiamo parlato dei dati della produzione di agosto.

Male le linee bus in tutto il primo semestre, con un leggero recupero solo ad Agosto. Nel complesso la produzione si è attestata solo all’82% del livello programmato, con una perdita di un ulteriore -2% rispetto ai primi 8 mesi del 2017. 

Crollo della produzione dei tram già nel 1° semestre, accentuato poi dalle sospensioni nei mesi di Luglio e Agosto per manutenzione dei binari (sospensione senza perdite per Atac perché viene pagata al 75% dei km programmati non effettuati, grazie al cosiddetto → “bonus cause esogene”, previsto da contratto).

Discorso diverso per le Metropolitane e le ferrovie ex-concesse, che vanno tutte abbastanza bene, in particolare MetroA e MetroC che registrano anche un miglioramento rispetto al 2017 




Le perdite per mancata produzione si attestano intorno ai 45,7 Milioni€ da Gennaio ad Agosto; a queste va aggiunta una quota per gli scioperi e per le penali (almeno altri 4 Milioni€). 

Il dato è in peggioramento rispetto al 2017. 

Facendo una proporzione su 10 mesi, l’incremento di perdite per mancata produzione compensa l’incremento di incassi per vendita biglietti. 

Bilancio provvisorio quindi ancora negativo, e del tanto proclamato risanamento ancora non si vedono i risultati.

Di Mercurio Viaggiatore



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