Atac: stabili tassi assenze per malattia. Più congedi e 104



Ogni tanto mi imbatto in questo tipo di notizie che mi danno da pensare. Premesso che con i numeri puoi dire tutto, questo tipo di comunicato stampa pare avere l'unico scopo di fomentare l'utenza se non passa un autobus


Ogni tanto mi imbatto in questo tipo di notizie che mi danno da pensare. E molto. Sembrano numeri buttati li senza fare differenze tra tipologia di assenze, ne per tipologia di personale.

Mi spiego, cercando di fare ordine.


Le assenze dal lavoro


Le assenze dal lavoro sono di diversi tipi dalle ferie, alla malattia, all'infortunio, alla maternità - detto anche congedo parentale - alle assenze ex-legge 104.

Ma solo la malattia è considerato assenteismo e nemmeno tutto.


La maternità


Credo che non si debba spiegare che la maternità sia tutelata per legge, sia quella obbligatoria a cavallo del parto, che la facoltativa - tra l'altro non sempre (o non del tutto retribuita), per cui se un dipendente va in maternità, l'azienda può prenderne atto.


I permessi ex Legge 104


Quello che non mi piace di questo titolo, tra l'altro lo stesso del comunicato Atac è "Più congedi e 104".

La Legge 104. Alzi la mano chi sa di cosa si parla.

La Legge 104 tutela i possessori di handicap o i loro familiari ed accorda agli stessi 3 giorni di permesso al mese per cure e/o assistenza. Queste giornate devono essere anticipatamente comunicate. Tutto qui e l'azienda non può minimamente interferire con i bisogni del lavoratore.

Questo perchè non è un permesso aziendale, ma una condizione certificata dall'Inps.


Gli interventi per limitare l'assenteismo


L'azienda può intervenire solo sull'assenteismo per malattia, posto che il lavoratore bluffi, mandandogli una visita fiscale, poi punendolo nel caso la malattia non sia reale.

Questo è l'unico intervento da fare, le statistiche delle maternità e dei permessi Legge ex 104, servono solo a fomentare l'utenza se non passa un autobus, quando magari l'autista, dopo averlo comunicato all'azienda una settimana prima, sta accompagnando un genitore magari malato di Alzheimer ad una visita medica.

Poi altra domanda: questo assenteismo, o pseudo tale, è diverso se si manifesta in produzione o negli staff, il perchè è facilmente comprensibile.


Questo il comunicato preso da Askanews


Sono rimasti stabili intorno al 5% i tassi di assenza per malattia rilevati da Atac nel terzo trimestre 2018. Si è registrato invece un lieve aumento delle assenze collegate alla fruizione di congedi parentali e legge 104 che complessivamente hanno determinato quasi il 6% delle assenze rilevate nel periodo. 

E’ quanto riferisce l’azienda precisando che il dato riferito alle due voci è coerente rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2017. In concomitanza con le chiusure scolastiche, infatti, si registrano storicamente i tassi più elevati di assenze per congedi parentali e permessi ex legge 104.

Poco mosse anche le altre voci che compongono il dato complessivo delle assenze, pari al 14,2%.

Senza la crescita di 1,8 punti registrata a causa dell’aumentato ricorso a congedi parentali e permessi ex legge 104 il tasso globale sarebbe rimasto sostanzialmente immutato rispetto al secondo trimestre 2018. 

Atac – sottolinea una nota – è impegnata per incontrare le esigenze dei propri dipendenti in termini di conciliazione casa-lavoro, studiando sistemi di welfare che possano supportare le famiglie nel periodo estivo, contrastando altresì, con tutti gli strumenti a disposizione, eventuali utilizzi impropri degli istituti previsti dalla legge a tutela della famiglia e della salute.


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