Il cavalcavia di Garbatella e la doppia velocità metroferro




Un cavalcavia terremotato, due, paradossalmente, le velocità adottate da Atac negli esercizi metro-ferroviari



Un cavalcavia terremotato, due, paradossalmente, le velocità adottate da Atac negli esercizi metro-ferroviari che da decenni scorrono lì sotto. Una nella Linea B l’altra nella ferrovia Roma-Lido, servizi poco assimilabili tra loro, anche se erroneamente si pensa il contrario.

Il ponte è quello su via Giulio Rocco alla Garbatella, chiuso al transito veicolare in seguito al sisma del 30 ottobre 2016. Che, purtroppo, dovrà essere demolito e ricostruito di sana pianta, secondo il responso del SIMU, come quello della Scafa, c’è poco da fare, la sue condizioni sono compromesse al punto tale che il solo consolidamento non è sufficiente. Quando si farà?  Beh, lo scorso agosto il Presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri ha spiegato, ai microfoni di RomaToday, di aver «interrogato Roma Capitale nelle prime settimane del nostro mandato per avere una risposta formale sui tempi di intervento. La situazione continua ad essere in stallo con verifiche più approfondite da effettuare e tempi di intervento ancora da calendarizzare».

Nell’attesa di informazioni certe, dal fronte Atac si scopre che metro e ferrovia, le quali scorrono parallelamente fino alla stazione Magliana, hanno differenti limitazioni in corrispondenza del cavalcavia. Restrizioni che erano scattare, dalle rispettive direzioni di esercizio, all’indomani della terribile scossa che sconvolse il centro-italia. Ma se fino a qualche settimana fa la velocità massima consentita in quel tratto era di 30 Km/h su entrambi le linee, adesso – e non se ne capiscono le ragioni – nella Linea B il rallentamento è stato portato a 50 Km/h mentre sulla Lido è rimasto a 30. A testimoniarlo sono i fogli di corsa in mano ai macchinisti all’inizio di ogni turno, dai quali, messi a confronto, emerge tale e inequivocabile discrepanza.



Com’è stato possibile, se il ponte è oggettivamente lo stesso? Ancora, considerato che nessun intervento è stato finora svolto, al punto da spingere il Presidente Ciaccheri a parlare di «stallo», e che la struttura dovrà essere addirittura rasa al suolo, come ha potuto la direzione della B aumentare la velocità? Su quali basi si fonda il provvedimento? E le motivazioni? Infatti, anche ammesso che il ponte lato metro si trovi in condizioni migliori, le maggiori vibrazioni dei treni non avrebbero, comunque, il medesimo impatto sull'intera struttura? Infine, cosa impedisce alla Direzione della Lido di fare altrettanto? Delle due l’una: o sono stati avventati quelli della Linea B oppure sono troppo prudenti i dirimpettai della ferrovia

Da Il Blog di David Nicodemi


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