Roma, Atac sperimenta il biglietto a bordo


La sperimentazione partirà lunedì mattina. Il pagamento sarà possibile su una sola vettura della linea 515 che dalla fermata di Anagnina conduce alla stazione Fs di Ciampino. Ad ogni fermata il conducente aprirà la porta anteriore per attendere l’ingresso dei passeggeri, poi la porta posteriore per fare scendere chi aveva prenotato la fermata. Le due azioni, almeno all'inizio, non potranno avvenire contemporaneamente



Da Il Fatto Quotidiano

Non hai il biglietto? Lo puoi comprare a bordo, ma a 2 euro invece che a 1,50. L’Atac prova la “sanzione calmierata”, nel tentativo di battere l’evasione tariffaria: invece della multa da 50 euro, al passeggero sprovvisto di ticket viene chiesto di acquistarlo a bordo della vettura con una maggiorazione di 50 centesimi. La sperimentazione della società capitolina dei trasporti partirà lunedì mattina ma per la verità risulta essere in fase piuttosto embrionale. Il pagamento a bordo infatti sarà possibile a bordo di una sola vettura, sulla linea 515 che dalla fermata metro di Anagnina conduce fino alla stazione Fs di Ciampino, sullo stesso autobus su cui è stato installato il tornello che Atac da giugno sta facendo ruotare sulle diverse linee di superficie della capitale.

Ma chi venderà il biglietto a bordo? Sebbene da qualche settimana circa 600 autisti abbiano ottenuto la qualifica di polizia amministrativa, la vendita sarà affidata alla squadra di controllori che rimane fissa a bordo dell’autobus. Fino a qualche anno fa, infatti, le vetture Atac erano dotate anche di emettitrici automatiche, iniziativa naufragata in parte di fronte all’inciviltà di chi danneggiava le strutture, in parte a causa della modifica dei titoli di viaggio dovuta caso dei biglietti falsi.

C’è da dire che al momento la sperimentazione del tornello sta riscontrando diverse difficoltà. Ad ogni fermata il conducente apre prima la porta anteriore, attende l’ingresso dei passeggeri, poi apre la porta posteriore e lascia scendere chi aveva prenotato la fermata: le due azioni non possono avvenire contemporaneamente (almeno non ancora) per una questione di “educazione” al nuovo sistema. E questo determina un forte rallentamento delle operazioni. Sta di fatto che per il momento Atac ha scelto di non diffondere i dati relativi alla sperimentazione, iniziata a giugno ma, pare, rimasta ferma per tutto agosto. “Purtroppo – spiega a IlFattoQuotidiano.it Carlo Tortorelli, blogger di Odissea Quotidiana, sito dedicato ai pendolari – l’estate non ha dato le risposte evidentemente attese e per alcune settimane l’autobus tornellato è uscito dai radar. Non credo che una sola vettura possa fornire dati statistici apprezzabili, specialmente perché su questo bus alla fine, compreso l’autista, verranno impegnate 5 o 6 persone. La spesa vale l’impresa? Speriamo che Atac prima o poi ci risponda”.

Per il momento, la società capitolina – sotto procedura di concordato preventivo – ha preferito diffondere i dati delle vendite dei titoli di viaggio, che sembrano essere positivi. Nel luglio 2018, infatti, i ricavi sono cresciuti del 7,5% rispetto a luglio 2017, “il 6,4% in più rispetto a quanto previsto dal budget, per un valore totale di circa 22 milioni e 200mila euro”. “Al buon andamento – comunica ancora l’azienda di via Prenestina – hanno contributo le vendite di Bit, i biglietti da 100 minuti, con ricavi cresciuti dell’8,2%, e i titoli turistici (24, 48 e 72 ore e settimanali), che hanno registrato ricavi in crescita del 38,9% rispetto a luglio 2017”.


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