L’azienda allontana l’ipotesi di un effetto della sentenza che ha condannato Atac a risarcire oltre 3 milioni per i mancati introiti del metrebus
Lo chiarisce Atac in una nota spiegando: “Ciò per due ragioni:
- Atac ha già pagato la somma dovuta a Cotral, come riconosciuto dalla stessa sentenza, e quindi nulla deve essere versato alla controparte;
- i crediti che la sentenza non riconosce ad Atac non sono mai stati iscritti nel bilancio di Atac e di conseguenza la decisione del Tribunale non ha nessun impatto sul bilancio dell’azienda né tantomeno sul concordato”.
La vicenda, discussa in sede civile, riguarda appunto le agevolazioni tariffarie previste in quegli anni dal sistema Metrebus, che prevedeva la suddivisione degli introiti tra i partecipanti ovvero Atac, Cotral e anche Trenitalia. Con la prima, come hanno sempre accusato le aziende “colleghe”, che continuava ad incassare la totalità delle quote senza redistribuire mai il dovuto.
Accade oggi, con la vendita dei biglietti integrati a tempo validi nel Comune di Roma, fatto questo che ha obbligato Cotral e Trenitalia ad imboccare la strada del decreto ingiuntivo per vedersi riconoscere rispettivamente 62 e 21 milioni, cioè i fondi trattenuti dalla municipalizzata. Ed è accaduto, tra il 2003 ed il 2012, anche coi biglietti agevolati per giovani, anziani, militari e così via.
Analisi da Radio Colonna
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