Roberta Lombardi si sveglia e chiede di trasferire la proprietà delle Ferrovie Concesse dalla Regione Lazio al Comune di Roma: "Come si fa (Atac) a gestire al meglio un’infrastruttura, con tutti i doveri che ciò comporta in termini di manutenzione e servizi, senza avere però lo stesso potere decisionale di chi la possiede?"
Come si fa a gestire al meglio un’infrastruttura, con tutti i doveri che ciò comporta in termini di manutenzione e servizi, senza avere però lo stesso potere decisionale di chi la possiede?
È come avere un’auto e farsi carico di tutte spese (assicurazione, revisione ecc.) senza poter decidere come usarla, ad esempio per un servizio di car sharing per ridurre i costi di viaggio.
È questo infatti il paradosso che ancora oggi si consuma sulle cosiddette ferrovie ex concesse, che ho denunciato di nuovo ieri durante in Aula durante il Consiglio regionale”.
“Eppure – scrive – già nel 2013 la giunta Zingaretti aveva promesso di trasferire la proprietà dell’infrastruttura a Roma Capitale, ribadendo la stessa intenzione anche nell’ultima campagna elettorale.
Siamo nell’aprile 2018 e finora questo non è mai avvenuto. Nel frattempo si procede a singhiozzi: lo scorso febbraio è stato presentato in Regione Lazio il bando per l’acquisto di soli 11 nuovi treni dei 38 annunciati.
Per non parlare del (contestato) affidamento per via diretta delle tratte in questione a Ferrovie dello Stato, che rischia di strapparle definitivamente al territorio senza garanzie né per il servizio pubblico né per i suoi lavoratori.
È evidente che non c’è una volontà di gestire al meglio un servizio pubblico se poi le responsabilità ricadono sull’Atac e sul Comune di Roma”.
“Zingaretti mantenga l’impegno e faccia l’interesse dei cittadini: restituisca le ferrovie ai romani e a tutto il popolo dei pendolari del Lazio!” conclude Lombardi.
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