Nella riunione di mercoledì il Campidoglio ha presentato due opzioni: la prima chiede il congelamento della norma che vincola l’esercizio alla fideiussione da 10 milioni fino al via libera al concordato; il piano B prevede garanzie esterne (anche all’estero)
All’incontro, definito «cordiale e costruttivo» da fonti di Palazzo Senatorio, hanno partecipato il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti, l’ad della municipalizzata Paolo Simioni, l’assessora alla Mobilità Linda Meleo, il capo dipartimento del Mit e il dirigente della Motorizzazione civile.
Due le proposte portate dalla delegazione capitolina: la prima chiede il congelamento della norma che vincola l’esercizio alla fideiussione da 10 milioni fino all’omologa del concordato; la seconda muove dalle azioni messe in campo per trovare garanzie sul mercato (anche estero).
Nonostante la convinzione di aver scelto una strada percorribile, il Campidoglio sa di dover prevedere un piano B se il tribunale fallimentare dovesse bocciare la procedura.
Gli interlocutori si sono lasciati con l’impegno ad approfondire gli aspetti giuridici della questione, per rivedersi nelle prossime settimane.
Da via Prenestina, nel frattempo, filtrano indiscrezioni sulle alternative... [continua]
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