Usb: altissima adesione a sciopero Tpl contro scelte Atac

"L’atto estremo di ricorrere allo sciopero scaturisce da un piano industriale che fa pagare solo ai lavoratori e ai cittadini il debito di ATAC", con queste parole inizia il comunicato in cui USB rivendica il quasi 80% di adesione - Uno spunto di riflessione prima di risentirci per lo sciopero




(askanews) – Oggi 22 marzo 2018 si sta svolgendo lo sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore, indetto da USB assieme ad altre sigle sindacali. 

I lavoratori di ATAC e Roma TPL hanno aderito compatti, con una media di oltre 80% di operativi in sciopero. Metro “A” e “C”, Roma – Lido, Roma – Centocelle chiuse, Metro “B” e Roma – Viterbo rallentate. Lo rende noto l’Usb in una nota. 

“L’atto estremo di ricorrere allo sciopero scaturisce da un piano industriale che fa pagare solo ai lavoratori e ai cittadini il debito di ATAC; i lavoratori lo pagano sulla loro salute e sulla loro sicurezza; i cittadini lo pagano con i disservizi che tutti i giorni sono costretti a subire, per mancanza di autobus, situazione nettamente peggiorata dal 9 marzo, quando sono stati licenziati 140 lavoratori dell’azienda CORPA, appalto ATAC che assicurava la manutenzione su strada ai bus guasti”, spiega ancora il sindacato di base. 

“La fortissima adesione dei lavoratori privatizzati della Roma TPL e Consorziate, il gestore privato che detiene le linee periferiche della Capitale, è un forte segnale di contrarietà per i sistematici ritardi nel pagamento degli stipendi e per le pesanti condizioni di lavoro – continuano da Usb -. 

Ma il forte dissenso è rivolto all’amministrazione comunale, che proprio in questi giorni sta mettendo a punto il nuovo bando di gara che prevederà un ulteriore aumento del 10% delle linee date in gestione ai privati. 

Aziende private che fino ad oggi non hanno garantito un servizio efficiente e di qualità e hanno negato anche i minimi diritti ai lavoratori”. “I lavoratori sono per un servizio pubblico efficiente e di qualità per cittadini e lavoratori. 

La politica fino a quando vuole continuare ad ignorare le problematiche del TPL Romano e dei lavoratori? – si chiedono da Usb -. USB continuerà a contrastare tutte le scelte liberticide che si attueranno sul trasporto pubblico locale, contro il piano industriale lacrime e sangue di ATAC, contro la privatizzazione del trasporto pubblico di Roma e per la reinternalizzazione di tutti i servizi e dei lavoratori esternalizzati”.

Uno spunto di riflessione di Fabiola Bravi di USB

Prima di risentirvi per lo sciopero di domani sappiate che dal 9 marzo molte corse vengono quotidianamente soppresse, a causa del licenziamento di 140 lavoratori che per oltre 15 anni hanno riparato per strada gli autobus guasti. 

Sappiate che ci sono centinaia di autisti che devono ancora prendere lo stipendio di febbraio. Pensate al loro dramma e indignatevi con le istituzioni e la politica che ci stanno rendendo poveri, precari e disoccupati ma che soprattutto alimentano la guerra tra poveri. 

Domani, quando smadonnerete nel traffico pensate a Stefano, Marco, Francesco e a tutti quelli per cui stiamo lottando... pensate alle loro famiglie e con la vostra comprensione e solidarietà il loro ed il nostro sacrificio non sarà vano!

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