Il punto su RomaTpl


Il punto sulla situazione di Roma Tpl lo fa il Consigliere Comunale e membro della Commissione Mobilità Roberto di Palma che ripercorre dall'inizio la storia del Consorzio, dei mancati pagamenti ed ovviamente tira un pò d'acqua al mulino del servizio Atac che deve rimanere pubblico.




Quando ci siamo insediati al governo di Roma Capitale, i lavoratori di Roma TPL (la parte privata del trasporto romano) da oltre 3 mesi non percepivano lo stipendio. 

La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di dare disposizioni al Dipartimento di anticipare il più possibile i pagamenti che gli accordi indicano di effettuare “entro” 60 giorni. Da allora, spesso, entro 3 settimane dall’emissione della fattura (da parte di Roma TPL), il Comune ha bonificato gli importi richiesti. 

Vorrei sapere chi in Italia, pubblico o privato, paga il dovuto in 21 giorni, credo nessuno. Questo ha attenuato la criticità dei pagamenti ritardati, ma non l’ha azzerata completamente, ancora capita che i pagamenti avvengano con 2/3 settimane di ritardo, come sta accadendo con gli stipendi di febbraio 2018.

Tutto questo ha degli aspetti che sono poco comprensibili. Il contratto di servizio con Roma TPL è partito nel 2010, da allora, Roma Capitale ha pagato il servizio oltre 1 MILIARDO di euro. Tutta questa mole di denaro NON è bastata a far si' che non si arrivasse alla fine dell’appalto con difficoltà economiche nel pagare gli stipendi. 

La situazione evidenzia delle responsabilità chiare e nette in capo a chi gestisce Roma TPL. Nonostante a dicembre, con molta fatica, le tredicesime siano state pagate regolarmente, da allora si sono registrati altri ritardi. E’ bene che tutti sappiano che nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio il totale pagato da Roma capitale ammonta a 37 milioni di euro, di cui 30 milioni con bonifici sul loro conto bancario, mentre 7 milioni sono relativi a compensazioni di pignoramenti e altro.

Se consideriamo che gli stipendi dei lavoratori cubano all’incirca 3 milioni di euro, da allora, Roma TPL ha pagato 12 milioni di stipendi: le mensilita' di novembre, le tredicesime, dicembre e gennaio. 

Va bene che avranno altre spese, ma com'è possibile che non abbiano i soldi per pagare gli stipendi di febbraio? Una gestione oculata del pregresso, li avrebbe sicuramente messi in condizione di essere regolari con il pagamento degli stipendi. Ma così non è!

Il servizio di trasporto cittadino in mano ai privati è anche QUESTO e dimostra come sia FALSO credere che per risolvere i problemi basti privatizzare i servizi. 

Ricordiamocelo quando solo a Roma andremo a votare a giugno sul referendum per la privatizzazione di Atac, che invece è bene che rimanga saldamente in mano “PUBBLICA”.


Con tutte queste difficoltà, da maggio 2017 stiamo dando disposizioni al Dipartimento di avviare le procedure per il pagamento diretto dei lavoratori, così come previsto dall’art 5 del DPR 207/2010. 

Far si' che il Comune si sostituisca nel pagamento degli stipendi necessita di una organizzazione che di fatto Roma Capitale non ha mai avuto, e che noi, parte politica, stiamo faticosamente pretendendo, contrastando moltissime resistenze. 

Qui sotto trovate la lettera dell’8 marzo 2018 con cui il Direttore del Dipartimento Mobilità avvia il percorso per sostituirsi nel pagamento degli stipendi. 

Come indica la norma, dalla lettera devono passare 15 giorni, poi ci si può sostituire nel pagamento degli stipendi. A regime, (dalla seconda volta), gli stipendi verranno pagati qualche giorno dopo i 15 giorni. La prima volta, potrebbero passare anche più di due mesi.

Questo è il motivo per cui anche noi, di fatto, abbiamo temporeggiato per avviare questo percorso, ed abbiamo cercato di accelerare i pagamenti. 

Ora non siamo più disposti a tollerare questo stillicidio per tante famiglie e siamo determinati a fare in modo che Roma capitale sia PRONTA ad affrontare queste situazioni, per oggi e per il futuro, così come prevede la normativa.

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