15 regole de sopravvivenza sulla Metro di Roma

Prendere la Metropolitana a Roma è un vero inferno? Stai cominciando a dare vistosi segni di cedimento? Non temere, eccoti 15 regole de sopravvivenza sulla Metro B (ma anche A, ma anche C)




1. L’ora de punta è direttamente proporzionale ai giorni daa’ settimana: se er lunedì è alle 7.00,  er venerdì sarà alle 9.00.

2. Le cuffie te permettono de isolatte, non de smaterializzatte.

3. Se nun è già occupato, infilate nello spazio a lato della porta d’ingresso, vicino ar corrimano. Appiattiscite, mimetizzate. Nun aggrappatte ar corrimano, diventa corrimano.

4. Ricorda che anche un solo minuto de ritardo può cambiatte la giornata.

5. Nei rari momenti de silenzio potrai ascoltà un flebile rumore de sottofondo: so i sospiri degli insegnanti daa’ prima ora.

6. Puoi spigne all’entrata fino a quando la voce de servizio nun avvisa i passeggeri daa’ chiusura delle porte. Se qualcuno se lamenta prima, fingite straniero e dì che pensavi fosse n’usanza locale.

7. Se vedi in lontananza un posto a sedè vòto in un vagone affollato, non fiondatte pensando de fa er fico. Se è vòto, un motivo c’è e quasi sempre ha a che fa co qualcuno che puzza d’alcol.

8. “Scende alla prossima?” er più delle volte nun è ‘na richiesta, è n’esultanza


9. Non tutti i mali vengono pe nuoce: nei giorni della merla rimpiangerai de nun avè preso ‘a metro.

10. Se vòi sta più comodo, cerca de raggiunge ‘a parte centrale der vagone. ‘E persone tendono ad ammassasse davanti alle porte. Nun è stupidità, è desiderio de libertà.

11. Rassegnate, ‘a vecchia che sbuffa e rimpiagne i tempi che furono se troverà puntualmente alle tue spalle.

12. A procedura è la seguente: ce se lamenta prima dei zingheri, poi der governo e solo allora scatta ‘a rissa. Alzare le mani prima der tempo è na violazione del rito.

13. Aggrappasse ar culo della bella ragazza a fianco, in caso de frenata brusca, nun è legittimato dall’affollamento. E’ comunque molestia.

14. Ricorda de prende sempre na copia de “Leggo”. E’ er libretto d’opera de ciò che verrà detto sur vagone.

15. Roma, come ‘a vita, è ‘na jungla, ma ‘na cosa è certa. Qualsiasi cosa accada, tu madre te chiamerà pe ditte che venerdì è sciopero.

 - Marco Mascioli dal gruppo "Pressappochismo is the way"

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