Trasporto pubblico e Social: 5 domande a Michèle Mènard


I mezzi pubblici sono dei romani, loro li usano, ci vivono anche troppe ore al giorno e chi meglio di loro può raccontarli? Abbiamo fatto cinque domande a Michèle , un'ottima osservatrice urbana. Andiamo a leggere cosa ci ha raccontato






Michèle, assidua frequentatrice di mezzi pubblici, nonchè di twitter mi ha sempre colpito per il grande spirito di osservazione e per la lucidità con cui in 140 caratteri riusciva a raccontare il suo punto di vista quotidiano. Per cui ho pensato di farle qualche domanda su come vede la situazione da utente.

Ciao Michèle da quanto tempo viaggi sui mezzi pubblici? Quali utilizzi in in particolare ed in quali orari

Uso il trasporto pubblico da 25 anni, in pratica da quando ho potuto iniziare ad andare in giro da sola, cambiando percorsi nel tempo. Negli ultimi otto, prendo prevalentemente Metro A e la Metro B per andare e tornare dal lavoro, indicativamente negli orari classici da ufficio.

Come hai visto cambiare il trasporto pubblico a Roma in questi ultimi anni?


Onestamente, lamentarsi del trasporto pubblico è sempre stato uno sport in voga a Roma, ma credo che negli ultimi anni il servizio sia peggiorato sensibilmente. Guasti e ritardi ci sono sempre stati, ma la frequenza di questi episodi si è notevolmente intensificata da un paio d'anni in qua, di pari passo a quella degli scioperi che sinceramente si fa sempre più fatica a capire.

Secondo te, quali possono essere le cause?

Le cause sono tante e di certo io non sono la persona più preparata per parlarne, ma la sensazione che ho è che si sia arrivati al capolinea - passami il gioco di parole in tema :) - di un intero modello di gestione. Il trasporto pubblico andrebbe ripensato completamente, ma per il momento non mi sembra ce ne sia l'intenzione, e lì dove ci sarebbe mi pare venga ostacolata (mi riferisco al referendum indetto dai Radicali, che si sia pro o contro la loro proposta sarebbe comunque bello poterlo dire!).

Noto che hai molti scambi con @infoatac, direi che vi scrivete quotidianamente, cosa ne pensi?

Più che quotidiani, credo di essere nella loro lista nera ;-) Il canale @infoatac è stato una bella novità che per molto tempo ha fatto percepire a noi utenti che, dietro i problemi di una grande azienda, c'era comunque la volontà di venire incontro agli utenti. Anche in questo caso, però, vedo che negli ultimi tempi si sta tornando indietro, dall'affermazione che non si tratta di un vero e proprio canale di assistenza, alla tendenza al "silenziamento" facile degli utenti più critici, a certe risposte sibilline che, non dando una vera informazione, finiscono per esasperare ulteriormente chi li contatta.

Cosa si potrebbe migliorare a brevissimo, magari con costi contenuti, per dare un segnale forte di cambiamento?

A brevissimo termine basterebbe un maggiore presidio attivo del personale nelle stazioni della metropolitana e sui mezzi di superficie. Spesso ci si trova in stazioni deserte in situazioni di necessità o si vedono sagome chiuse nei gabbiotti mentre ai tornelli e sulle banchine c'è la completa anarchia. Anche solo vedere qualche addetto in più con aria vigile in giro secondo me migliorerebbe la percezione generale (e magari spingerebbe ad acquistare e timbrare qualche biglietto in più).


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