Atac, macchinette rotte e soldi mangiati: il caso delle MEB

Si chiamano MEB, e sono le Macchinette Emettitrici Biglietti dov’è possibile acquistare un ticket giornaliero o una corsa in metro. Nonostante l’acronimo ricordi quello della Sottosegretaria a Palazzo Chigi Maria Elena Boschi, qui si parla di Atac e di uno dei tanti problemi della municipalizzata romana.



Da Radio Colonna

Si chiamano MEB, e sono le Macchinette Emettitrici Biglietti dov’è possibile acquistare un ticket giornaliero o una corsa in metro. Nonostante l’acronimo ricordi quello della Sottosegretaria a Palazzo Chigi Maria Elena Boschi, qui si parla di Atac e di uno dei tanti problemi della municipalizzata romana. La Carta dei Servizi del 2013 dice che le MEB sono circa trecento. Sotto alle metropolitane romane sono tante le macchinette rotte o che prendono i soldi senza emettere un biglietto.


Una problematica che accade quotidianamente a romani e turisti senza che venga fornita un’assistenza adeguata per riavere indietro il denaro. Le MEB non accettano tagli di banconote superiori a 20 euro e il numero affisso per chiamare in caso di problemi (06/57003) non è di Atac ma di Roma Servizi per la Mobilità e non è attivo h24 e sette giorni su sette come scritto sulle macchinette.

Un altro capitolo interessante riguarda il costo sostenuto dall’azienda per rimborsare coloro che chiedono di riavere indietro di soldi. L’8 settembre un’utente, Erika Menvrillo, ha pubblicato su Twitter una foto che ritrae il rimborso ricevuto da Atac.

Come ha fatto osservare il blogger Mercurio Viaggiatore a Radiocolonna, a fronte di due euro richiesti Atac ha messo a disposizione due biglietti più la busta e i costi di spedizione. “Una soluzione onerosa per l’azienda che lascia presupporre che in pochi richiedano il rimborso” precisa Mercurio. Fatto sta che quello della macchinette resta un tarlo per il servizio pubblico anche sul fronte dell’immagine, con le MEB non funzionanti riempite di scotch, di pennarelli indelebili e di fogli confezionati in maniera magistrale.

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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Vogliamo aggiungere anche il fatto che queste MEB non permettono di pagare con carta/bancomat, mentre al loro fianco campeggiano spesso macchinette delle MERENDINE con il POS integrato e funzionante!! Ma in che epoca siamo, nel medioevo?