"Scusate ma gli stipendi?" Come ogni fine mese, ormai, siamo costretti a leggere notizie sul mancato pagamento degli stipendi da parte del Consorzio Roma Tpl ai propri dipendenti.
La stessa consigliera ha poi rincarato la dose sempre su Facebbok:
Leggo questo comunicato della Roma Tpl scarl al personale e rimango basita.Tutto chiaro? In pratica il Comune di Roma, che sta facendo un'operazione lodevole, viene tranquillamente utilizzato come ammortizzatore sociale.
Siamo di fronte all'ennesima presa in giro e tutto ciò è inaccettabile.
La Roma Tpl scarl chiama il proprio personale a firmare un' autorizzazione al trattamento dei dati personali per la trasmissione degli IBAN dei dipendenti, richiesta da Roma Capitale.
Per chiarire, Roma Capitale ha chiesto all'azienda gli ELENCHI del personale che lavora sul trasporto pubblico, svolgendo loro anche trasporto privato, con i relativi IBAN, in modo da sostituirsi al pagamento dei suoi dipendenti in base al DPR 207/10 art 5.
Provvederemo NOI come Comune a richiedere la firma del documento che ci autorizza all'utilizzo di tali dati, oltre alla dichiarazione del mancato pagamento degli stipendi.
Se volevano comunque avere un'autorizzazione preliminare dal loro personale ( forse hanno il dubbio che non vogliano essere pagati?) potevano muoversi prima. Fatto il 26 del mese mi sembra veramente ridicolo.
Abbiamo chiesto questi dati più di un mese fa.
Questi sono solo escamotage per prendere tempo.
Ma non ci caschiamo mi spiace.
Una nota personale a tutti i detrattori della privatizzazione: questo non è privato, è qualcosa di molto diverso, è un finto pubblico dove i proventi sono privato e gli oneri sono pubblici.
Così posso fare l'imprenditore anche io.
Siamo vicino al Comune in questa operazione e soprattutto ai dipendenti del Consorzio, che ricordo sono quelli che ci portano in giro e non sono colpevoli di nulla.
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