Riflessioni sullo sciopero prossimo venturo

Una riflessione sullo sciopero di mercoledì: "O i ferrotranvieri sono la categoria più vessata in Italia, oppure sono un potentato che manda spesso segnali, ignorando che, visti da fuori, sono essi stessi parte del problema".

 

SARÀ  LIBERISMO O SPIRITO DI SOPRAVVIVENZA PENDOLARE?




Pensateci un momento: qual'è la categoria lavorativa che fa più  scioperi l'anno?  Delle due l'una. 

Per stare sempre a manifestare o i ferrotranvieri sono la categoria più vessata d'Italia oppure sono un potentato nazionale che continua mandare segnali per un settore in crisi ignorando che da fuori loro sono parte stessa del problema.

Poi uno si chiede perché c'è una scuola di pensiero che ritenendo il servizio pubblico e non il lavoratore (la costituzione pone tutti i lavoratori sullo stesso piano) spera di andare in gara tra competitori pubblici privati e misti. 

Basterebbe poco. Un sano contratto di servizio che fissa livelli di esercizio accompagnato da  un servizio di default per le aree a scarso interesse competitivo e certa gente sciopererebbe come gli altri solo due tre volte in occasione del rinnovo dei contratti.




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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Più che altro sarebbe interessante sapere il numero esatto di lavoratori che partecipano allo sciopero. Numero che deve corrispondere ad un "risparmio" per ATAC in termini di ore di lavoro non pagate. La sensazione è che per pochi lavoratori che scioperano la maggior parte ha la "giornata libera". Il dubbio nasce dal fatto che un numero di scioperi così elevato dovrebbe rappresentare per i dipendenti ATAC un notevole costo in termini di stipendio non percepito.
Vorrei inoltre aggiungere un mio pensiero. Dato il numero di scioperi ed il fatto che le motivazioni sono sempre le stesse (anche corrette in alcuni casi come sui temi della sicurezza) mi sembra evidente che gli scioperi, fatti così, non servono a nulla se non a far pensare male. Magari qualche forma di manifestazione alternativa, coinvolgendo attivamente l'utenza, potrebbe avere migliore fortuna e sicuramente essere meno logorante per i nervi dei viaggiatori.

Andrea
Andrea ha detto…
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