Roma-Lido: La fatica di realizzare un progetto


Correva l'anno 1901 e la società Stefer, da poco costituita, presentò il progetto di una ferrovia che collegasse Roma con il nascente borgo di Ostia partendo dalla zona di Porta san Paolo



Purtroppo la domanda non fu accolta perchè non considerata di interesse pubblico. 

Ostia, infatti, a quei tempi era un borgo di appena 119 abitanti, sorto su un territorio appena bonificato da una cooperativa di intrepidi braccianti ravennati giunta a Roma nel 1894 ingaggiata dell’impresa romana Angeletti che vinse l’appalto per la bonifica di Ostia. 


Successivamente a cavallo degli anni 1906 e 1908, a seguito di nuove bonifiche e della concessione ad uso perpetuo delle spiagge tra Castel Fusano e le foci del Tevere da parte dello Stato Centrale al Comune di Roma, si ebbe un sempre maggiore interesse da parte del Comune nel costruire il collegamento. 


Nel 1906 la Giunta Comunale aveva nominato una commissione, per studiare il problema del collegamento tra la città ed il mare e furono incaricate diverse società e  vari progetti tra i quali anche la costruzione di una ferrovia che avesse capolinea Piazza Venezia ed un primo tratto sotterraneo.

Nel 1907 viene inaugurato l'ultimo tratto del prolungamento della Via Ostiense fino allo Chalet di Bazzini (foto da grupponline.it)

Nel 1909, dopo un accordo del Comune di Roma con una società belga - la S. Baschwitz&C - sembrava tutto pronto per iniziare la costruzione. Ma non se ne fece nulla.


Paolo Orlando, Assessore del Comune di Roma con delega per l'Agro Romano, fece sviluppare il progetto di una ferrovia a trazione elettrica che prevedeva il capolinea a via degli Annibaldi, tra il Colosseo e via Cavour.

Nel 1913 ancora Paolo Orlando, si rivolse direttamente allo Stato per sviluppare il progetto della Roma-Lido, ricevendo però un netto rifiuto: infatti il direttore generale delle Ferrovie dello Stato, non ritenendo giustificato tale progetto.

Finalmente nel 1915 fu approvato il progetto definitivo e ratificata la domanda di concessione del progetto della ferrovia, con l'unica variante del capolinea: non più via degli Annibaldi ma Porta San Paolo.

Con la legge n.550 del 27 aprile 1916 si decretava finalmente la concessione al Comune di Roma della linea con una sovvenzione statale di L. 12.864 per chilometro.

Ma in Europa intanto era scoppiata la guerra...







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