Il bando, quello madre, "non era pienamente idoneo a selezionare un'offerta di qualità ". E le successive operazioni di subappalto mancherebbero di trasparenza. Senza contare le procedure di affidamenti diretti in via emergenziale che hanno portato poi a extracosti notevoli per Atac: otto milioni di euro in un anno
L'Autorità anticorruzione bacchetta l'azienda dei trasporti capitolina per i continui disservizi su scale mobili e ascensori nelle metropolitane, ma soprattutto boccia gli appalti per le operazioni di manutenzione.
Vinse un'Ati, associazione temporanea di imprese, composta dalla Del Vecchio srl e dalla Grivan Group srl, che offrì un ribasso del 49,73% sulla cifra base. Andarono poi a costituire la Metroroma Scarl.
Per Anac però quell'affidamento non garantì "un'offerta di qualità ", perché appunto si attribuì una "schiacciante prevalenza all'offerta economica". E la domanda sui requisiti necessari per individuare gli operatori "dotati della capacità più adeguata" è stata giudicata carente dall'Anticorruzione, "non idonea a garantire la partecipazione di imprese dotate di effettiva esperienza nel settore".
Il criterio del massimo ribasso quindi avrebbe inevitabilmente sacrificato esperienza e competenza.
Secondo rilievo riguarda la "poca chiarezza circa l'attribuzione, successiva all'aggiudicazione, di una quota percentuale dell’esecuzione in subappalto alla Schindler S.p.A., in precedenza concorrente in gara e non indicata nella terna dei subappaltatori dal RTI Del Vecchio s.r.l. - Grivan Group s.r.l".
E infine nel mirino di Anac anche l'iter più recente, quello iniziato quando nel 2019, a seguito dei noti incidenti sulle scale delle stazioni Repubblica, Barberini e Spagna la sindaca Raggi decise per la revoca dell'appalto.
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L'ANAC indaga sull'appalto delle scale mobili di ATAC |
Un susseguirsi di affidamenti in via transitoria ed emergenziali per la prosecuzione del servizio che "ha comportato, dalla risoluzione dell’originario contratto ad oggi, un impegno di spesa per Atac pari a più di otto milioni e mezzo di euro per un solo anno".
Da qui la richiesta di chiarimenti circa i tempi di avvio della nuova gara.
Anac ha consegnato le carte con i rilievi in Procura e alla Corte dei Conti, perché i giudici valutino "eventuali profili penali ed erariali". Ricordiamo che in Procura c'è già un fascicolo, aperto a seguito dei continui guasti, che lo scorso settembre ha portato all'interdizione cautelativa dai pubblici uffici per tre dirigenti Atac e un quarto della Metroroma Scarl.
Da Roma Today
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