Vigna Clara-Valle Aurelia, la “metro” perduta di Roma nord

Vigna Clara-Valle Aurelia, la “metro” perduta di Roma nord


Vigna Clara-Valle Aurelia, la “metro” perduta di Roma nord: "Attivazione entro il 2020" - Dopo lo stop per i continui ricorsi al TAR, in corso le verifiche di RFI sull'impatto ambientale dell'infrastruttura: misurazioni sulle vibrazioni. Da sciogliere i nodi su sorte mercato e posti auto



Prove tecniche di apertura per la stazione Vigna Clara, capolinea nel cuore di Roma nord della tratta Vigna Clara-Valle Aurelia: quella da quasi trent’anni in attesa di essere riattivata. 

La linea Vigna Clara – Valle Aurelia

Una linea dalla storia annosa e ingarbugliata: utilizzata per soli otto giorni durante i Mondiali di Calcio del ’90, la sua riattivazione negli ultimi anni è stata più volte annunciata ma mai effettivamente raggiunta. Colpa dei continui ricorsi al Tar da parte di alcuni cittadini preoccupati per l’impatto ambientale che il ripristino della ferrovia potrebbe avere su un quartiere che dagli anni Novanta ad oggi è profondamente cambiato. Timori legati soprattutto a vibrazioni e rumore.


Stazione Vigna Clara aperta “entro dicembre 2020”

Sfumata l’apertura attesa per il Giubileo straordinario del 2016, a quattro anni dal grande appuntamento lanciato da Papa Francesco Vigna Clara è ancora chiusa. Serrata nonostante la stazione sia pronta da anni: nuova, moderna e funzionante ma deserta. Lo resterà almeno per tutto il prossimo anno. Si perché il primo treno della rinnovata linea Vigna Clara-Valle Aurelia potrebbe passare di li “entro dicembre 2020”. Ad annunciarlo l’ing. Marco Torassa, Direttore Investimenti Area Centro RFI, durante un incontro con i cittadini. 

Vigna Clara, verifiche sulle vibrazioni del treno

Rete Ferroviaria Italiana sta infatti portando avanti le verifiche di impatto ambientale e una più approfondita campagna sperimentale per ottemperare alla sentenza del Tar dell’ottobre 2018 e così giungere alla riapertura della linea. 

Le prove tecniche si svolgeranno dal 4 al 14 febbraio quando un treno “zavorrato” simulerà l’esercizio: fuori cinque edifici ospiteranno le strumentazioni per misurare le vibrazioni. I condomini scelti in via della Motonautica, via Pompeo Neri, via Cesare Ferrero di Cambiano e via Belloni. Il documento, una sorta di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), “a fine marzo” sarà trasmesso alla Regione Lazio che dovrà approvarlo in 90-120 giorni, più ampio il periodo che l’ANSF (Associazione Nazionale Sicurezza Ferroviaria) si prenderà per concedere la propria autorizzazione: cinque mesi da luglio. Eccoci dunque a dicembre 2020. 

La chiusura dell’arco nord dell’anello ferroviario

“Per adesso sulla linea Vigna Clara-Valle Aurelia è previsto un treno ogni 30 minuti. In prospettiva ci auguriamo che l’offerta vada oltre Valle Aurelia: verso San Pietro e Ostiense-Tiburtina. Per noi – ha aggiunto l’ing. Torassa – questa attivazione è molto importante ma è solo l’inizio: l’obiettivo è quello di arrivare finalmente alla chiusura dell’arco nord dell’anello ferroviario. E’ in corso lo studio di fattibilità”. Ancora, dopo trent’anni di attesa. 

Il mercato di piazza Diodati e il parcheggio

Intanto in vista dell’annunciata apertura di stazione Vigna Clara anche per l’intorno è tempo di progettazione. Da stabilire il destino del mercato di piazza Diodati, al momento su area di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana. 

“C’è la contrarietà di RFI alla permanenza delle attività. Ma – ha detto il minisindaco del Municipio XV, Stefano Simonelli – abbiamo interessato tutti gli assessorati competenti e a breve si aprirà un tavolo con Comune, Municipio e RFI per trovare la soluzione più idonea”. 

Il Fleming teme l’invasione delle auto

Altro nodo da sciogliere quello dei parcheggi. Le vetture dei pendolari, in una zona che di posti auto ne conta davvero pochi, saranno destinate in un terreno in fondo a via Monterosi mentre gli stalli a spina potrebbero sorgere nel terreno di RFI che costeggia la ferrovia sempre lungo via Monterosi. 

“Bisognerà pensare bene a come non congestionare l’intero quartiere visto che le stradine intorno a stazione Vigna Clara sono tutte un ‘budello’.” – fa presente una delle residenti del Fleming. “E’ necessario il rilancio del trasporto pubblico intorno. Sarebbe impensabile l’approdo di tutti a Vigna Clara in auto” – aggiunge un altro. 

Dopo quasi tre decenni di attesa, continui ricorsi, annunci e slittamenti Roma nord è quasi pronta: l’apertura di stazione Vigna Clara e l’attivazione della linea verso Valle Aurelia potrebbe essere la prima grande novità del 2021. 

Da Roma Today











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1 Commenti

Anonimo ha detto…
A proposito delle vibrazioni: ha mai fatto notare qualcuno che quelle che minano la stabilità delle costruzioni sono le cosiddette "trepidazioni", ossia vibrazioni a bassa frequenza causate dai pesanti mezzi gommati e non da quelli su rotaie?!