Roma-Lido: Un'altra giornata da dimenticare


Un'altra giornata da dimenticare per noi disgraziati utenti della Roma-Lido. Treno guasto a Vitinia, persone sui binari (ad Atac non pare vero) ed un'altra Odissea Quotidiana - Foto e video della festa a Vitinia


Attorno alle 8 di mattina, come spesso accade, si guasta un MA200 nella stazione di Vitinia, da quel momento il panico.

Utenti moderatamente incazzati scendono sui binari ed è servito l'intervento della polizia per riportare la situazione alla normalità - si fa per dire - il servizio è rimasto fermo per una mezz'ora e solo attorno alle 8.35 i primi treni hanno lasciato le stazion.

Si parla anche di un'aggressione ad una macchinista

Il treno guasto nel frattempo è rimasto nella stazione di Vitinia fino alle 9.10 ed ha obbligato  gli altri a viaggiare su binario unico, ma ha subito un'altra interruzione a causa di un passeggero colto da malore.



Dopo un'altra mezz'ora il servizio è ripreso quasi normale.

Un ultimo appunto lo merita tutto Atac che si è affrettata a scaricare la colpa di questi casini a fantomatici estranei presenti sui binari.

Come se tutto il resto non contasse

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4 Commenti

Anonimo ha detto…
Io faccio questo esempio, che peraltro ho già fatto in precedenza: nelle allora FS, le locomotive elettriche dei gruppi E632/E633 "Tigre", costruite tra il 1979 ed il 1988, diedero inizialmente un sacco di noie: furono le prime di serie delle FS interamente elettroniche, ed avevano un numero di guasti triplo rispetto a locomotive di concezione più "tradizionale". Però le FS stesse ci misero le mani sopra seriamente, anche il collaborazione con le ditte costruttrici, e a mano a mano i problemi che minavano l'affidabilità di queste locomotive vennero risolti. Tu guarda se l'ATAC è capace di fare la stessa cosa con i treni serie MA200, poco affidabili (come ormai ben sappiamo) a causa della loro componentistica, all'avanguardia sì, ma poco sperimentata e collaudata. Sì, ad onor del vero qualcosa hanno fatto, ma è fin troppo evidente che molto ancora resta da fare. Beh, si può sapere cosa diavolo aspettano a farlo?!
Anonimo ha detto…
Che tristezza tutto questo, se si pensa che la ferrovia Roma-Lido, per chi ne conosce la storia, fu pure all'avanguardia in Italia per alcuni aspetti: fu la prima ad avere i marciapiedi all'altezza del pavimento delle carrozze (o forse la seconda, perchè pare che la Napoli-Portici del 1839 pure li aveva), e fu la prima in Italia (o forse la seconda, dopo la Voghera-Varzi) ad avere, dal dopoguerra fino al 1995, i treni navetta con locomotore completamente telecomandato dalla carrozza pilota quando esso viaggiava in coda, consentendo così la guida bidirezionale del treno, consentendo altresì l'impresenziamento della macchina quando questa viaggiava, appunto, in coda al treno. Da notare che, nelle FS, i treni navetta avevano la locomotiva presenziata quando era in coda fino al 1965, mentre la Roma-Lido fin dal luglio 1949 adottò il telecomando integrale della locomotiva. Il primo locomotore ad avere il telecomando fu il 9 (poi 09), nel 1934, con la coeva carrozza pilota P151, studiati dal direttore di esercizio ing. Giovanni Sirletti, col capo servizio trazione Per. Ind. Andrea Buranelli (dirigenti veramente competenti ed in gamba; non come oggi...). A partire dal 1946, tutti i restanti otto locomotori, all'aperto e con attrezzature di fortuna, furono resi atti al telecomando integrale, nonchè ammodernati, potenziati ed adattati alla nuova tensione di 1500 V cc (la Roma-Lido, inizialmente, era a 2400 V cc). Anche le carrozze furono completamente ammodernate e dotate di porte elettropneumatiche, e 14 modificate in carrozze pilota per telecomandare, appunto, gli otto locomotori 1-8 (rinumerati 01-08), nonchè le cinque elettromotrici 101-105, che furono anche permanentemente accoppiate a due a due (precisamente la 101 con la 104, la 102 con la 105 e la 103 con la carrozza 233 che venne motorizzata), ottenendo i tre complessi 101-103, anch'essi potenziati e con porte automatiche elettropneumatiche a libro. Capito, cari signori? Ecco cosa era la ferrovia Roma-Lido una volta: dirigenti, maestranze e tecnici in gamba la mandavano avanti con elevata professionalità e dedizione, pur avendo quattro mezzi a disposizione (era finita da poco la guerra, che arrecò non pochi danni alla nostra ferrovia). La gente di oggi, alle maestranze ed ai tecnici di quei tempi, non sono degni nemmeno di legargli le scarpe, come si usa dire.
Anonimo ha detto…
Dimenticavo: per chi non conoscesse il parco treni di una volta della Roma-Lido da me dianzi citato (che ricordo con tanto affetto e nostalgia), ecco una foto dei treni con carrozze e locomotore serie 01-08:

https://web.archive.org/web/20141228044038/http://www.photorail.com/oldies/WHardmeier/E08d%20copia.jpg

Ecco una foto di un treno con carrozze e locomotore 09:

https://web.archive.org/web/20111012102722/http://www.photorail.com/oldies/WHardmeier/E09c%20copia.jpg

Ecco infine un treno con carrozze ed elettromotrici doppie gruppo 101-103:

https://web.archive.org/web/20141228044404/http://www.photorail.com/oldies/WHardmeier/E103a%20copia.jpg
Anonimo ha detto…
Ah, dimenticavo un'ultima cosa: la Roma-Lido già dal 1960 ebbe il Blocco Elettrico Automatico a Correnti Codificate (tipo "Viatron"), con ripetizione del segnalamento i cabina di guida e dispositivi per la frenatura automatica dei convogli in caso di mancato rispetto di un segnale (in pratica, il Train Stop)...niente male per l'epoca, che ne dite?