Bus ibridi Atac: I modelli presentati alla gara

Bus ibridi Atac: I modelli presentati alla gara


Bus ibridi Atac, quattro aziende hanno presentato offerta per la gara di fornitura di 100 autobus da 12 metri, si sono presentate 4 aziende, adesso è il momento della valutazione tecnica delle proposte ammesse. Questi i 4 modelli di autobus



«La commissione aggiudicatrice Atac procederà con la valutazione tecnica delle proposte ammesse, che comprende anche la prova statica e dinamica di un prototipo messo a disposizione dagli offerenti. 

Una volta conclusa questa fase si potrà procedere alla valutazione economica, con eventuali verifiche di congruità, per arrivare all’aggiudicazione finale della gara che darà il via alla fornitura. La società cui verrà aggiudicata la gara avrà 240 giorni di tempo per consegnare i primi 15 veicoli. 

A seguire dovranno essere consegnati almeno 15 veicoli al mese. La messa in strada dei primi bus ibridi è prevista per i primi mesi del 2021. 

I 100 autobus ibridi saranno tutti dotati di cabina protetta, climatizzazione e pedana manuale per disabili e di tutti gli standard degli impianti tecnologici installati sulle ultime forniture». 

È prevista inoltre la manutenzione in full service dei mezzi per 10 anni.

Bus ibridi Atac, ecco chi ha fatto offerta

Tutti i mezzi di informazione hanno sottolineato “la grande partecipazione alla gara” da parte dei costruttori. 

In effetti, rispetto alle gare precedenti, c’è stato un aumento delle presenze del 400 per cento. 

Cioè da zero (le ultime gare sono andate deserte) si è passati a quattro offerte. 

Che sono certamente rappresentative del mercato ma che sono la normalità. A presentare offerta sono state Iveco Bus, Mercedes, Solaris e King Long. 


Le prime tre, con dei distinguo, un po’ telefonate. Su King Long la sorpresa è tangibile.



Iveco Bus Urbanway ibrido

L’offerta di Iveco Bus, tra le quattro, è quella che il mercato si aspettava. 

Iveco ha un rapporto molto stretto con Atac e il concessionario di zona, Roma Diesel, conosce molto bene gli ingranaggi del sistema capitolino. 

Iveco ha presentato l’Urbanway hybrid, un 12 metri già molto conosciuto al mercato italiano (vedi i 120 da 18 metri per Atm e quelli di Bologna) in quanto oggetto di uno dei lotti Consip.



Mercedes Citaro Hybrid

Mercedes, una mezza sorpresa, ha presentato il suo Citaro Hybrid. Anche in questo caso siamo di fronte a un modello ben rodato che ha già fatto il nido in casa Busitalia, in Tper e in svariate altre aziende tpl. 

L’ibridio in salsa Mercedes prevede un motore diesel l’endotermico (sei cilindri in linea OM 936 G Mercedes-Benz in versione verticale e orizzontale) coadiuvato da un motore elettrico (sincrono ad eccitazione permanente) che, durante la frenata, funge da generatore e trasforma l’energia frenante in energia elettrica. 

Il motore elettrico è della tipologia già utilizzata come alternatore-starter sulla nuova Mercedes-Benz Classe S. 

Quello di Mercedes è il classico ibrido ‘mild’. 

Cioè, un sistema con un motore elettrico a capacità ridotta e non in grado si viaggiare in modalità full electric.



Solaris Urbino 12 ibrido

Un’altra offerta è arrivata da Solaris che ha presentato il suo Urbino 12 hybrid (non è dato sapere se nella versione ‘light’ o in quella con motore elettrico da 120 kW). 

Solaris è un marchio già presente nel parco Atac grazie a i 30 filobus da 18 metri e ha una forte presenza nella Regione Lazio grazie alle gare vinte in Cotral. 


Nel caso del modello mild sotto il cofano domina il motore Cummins ISBE6 da 4,5 litri: unità che soddisfa gli standard Euro VI, ha 210 cavalli e una coppia di 86 chilogrammetri. 

Il sistema di propulsione dell’Urbino Le lite hybrid è inoltre dotato di una piccola macchina elettrica con potenza nominale di 11,5 kW, che ha il compito di recuperare energia durante il processo di frenata e di supportare il motore a combustione quando il veicolo inizia a muoversi.



King Long XMQ6106AGW

Sorpresa al fotofinish è l’offerta di King Long, brand cinese che in Italia è distribuito dalla Dierre di Roma. 

Il mezzo offerto per l’azienda capitolina è lo XMQ6106AGW (visto in anteprima italiana a Misano in occasione dell’IBE Experience 2019). 

Si tratta di un 12 metri mosso da un motore Cummins da 295 cavalli che lavora in tandem con un motore elettrico da 95 kW

Da AutobusWeb




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3 Commenti

Mauro Tozzi ha detto…
Sono però tutti modelli a due porte, da quel che vedo.
Anonimo ha detto…
Così sembrerebbe. Probabilmente nell'illusione della salita solo davanti e autista-controllore, cosa che, qui a Roma, è appunto una pia illusione...
Anonimo ha detto…
Mah, a me personalmente la tecnologia di trazione "ibrida" non convince ancora del tutto rispetto a quella classica (endotermica o elettrica filoviaria e basta), ma è solo una mia opinione personale, quindi certamente criticabile; comunque, non so tra l'altro quanto a Roma la si saprà gestire o sarà gradita al personale di guida, vista l'innata diffidenza nostrana per le novità che ha quasi sempre caratterizzato Roma. Se non altro, la cosa buona della gara in corso è la previsione della manutenzione in full-service per dieci anni: forse cominciano a capire l'importanza della regolarità manutentiva dei veicoli, era ora...Non vorrei, però, che accadrà come avvenne nel 1956/57 con i tram serie PCC 8000 "all-electric": il personale di guida detestò quasi sempre questo tipo di tram per le caratteristiche particolari del sistema di frenatura, nonostante le loro indiscutibili qualità. Parlo di questi tram qui:

http://www.tramroma.com/tramroma/rete_urb/tram/rotabili/urbrot_14.htm