Un nuovo viaggio nel mondo del trasporto pubblico romano. Ogni martedì raccontiamo un aspetto diverso, cominciando da oggi e dalla nostra cara Roma-Lido. Ma non saranno semplici post, sarà qualcosa di più
Dopo il lavoro di qualche anno fa, abbiamo approfondito gli aspetti del trasporto pubblico che crediamo siano importanti da far conoscere, ma non solo, abbiamo cambiato lo strumento di comunicazione.
Non saranno più post di blog, ma veri e propri minibook da scaricare e leggere con calma, magari mentre aspetti l'autobus o la metro.
Tutta la serie sarà sul blog dedicato ai Documenti di Odissea Quotidiana e le uscite saranno ogni martedì, si inizia con un argomento noto ai lettori del blog: la Roma-Lido.
Chi è il proprietario della Roma-Lido e chi la gestisce? Da questa domanda partono le maggiori difficoltà della linea, e leggendo scoprirete anche quali siano le difficoltà “gestionali” per trasformarla in una linea Metropolitana.
Ecco a voi: L’insostenibile pesantezza di essere la Roma-Lido
Spero che ti piacerà questa lettura e ti invito, non solo a commentare, ma se vuoi suggerirmi un argomento da trattare o raccontarmi la tua esperienza, puoi scrivere nel box dei commenti oppure alla mail metro4dummies@odisseaquotidiana.com
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7 Commenti
Dato che l'anello ferroviario sarebbe da chiudere, questo servizio potrebbe fare il giro via Trastevere, Valle aurelia, Tor di quinto, Tiburtina
Vorrei poi dire ad Anonimo 14 ottobre 2019 ore 10,36: hai ragione in quello che dici, ma purtroppo questo è il risultato di scelte tecnico-politiche sbagliate fatte in passato, alle quali non si può, obiettivamente, porre rimedio in tempi brevi. A parte il fatto che i treni attualmente in servizio sono poco adatti alla linea, c'è da dire che sono anche pochi come entità numerica per le frequenze richieste attualmente dalla Lido: troppo materiale rotabile è stato prematuramente accantonato senza un valido rimpiazzo. Quindi, delle due l'una: o si acquistano treni nuovi (e ci vuole tempo e finanziamenti), o si cerca di risistemare quanti più treni possibile di quelli esistenti ed utilizzabili (ed anche per questo ci vuole un certo tempo), sempre però in attesa di dotare la ferrovia di un parco treni moderno e, soprattutto, ad essa veramente adatto.