L'Assessore Alessandri delinea il futuro della Roma-Viterbo

L'Assessore Alessandri delinea il futuro della Roma-Viterbo


Sui disagi dei pendolari della Ferrovia Regionale Roma nord, l’assessore regionale Alessandri scrive a Cinque Quotidiano e delinea il progetto futuro della linea. Bacchetta un po' il Comitato pendolari e poi promette grandi investimenti, ma nel frattempo? 



Sin dall’insediamento della prima Giunta Zingaretti la Regione Lazio ha avviato con tutti i Comitati pendolari del Lazio e con l’Osservatorio dei Trasporti un costante e continuo contatto, il più delle volte davvero proficuo, volto a raccogliere le esigenze di utenti e territori attraverso i comitati stessi, interlocutori che noi riteniamo estremamente preziosi.

Anche nel caso della Roma – Civita Castellana – Viterbo, i Comitati riconosciuti sono stati invitati a tavoli di concertazione in varie occasioni a cui il Comitato Ferrovie Roma Nord non ha ritenuto utile partecipare.

La Regione Lazio collabora e vigila, attraverso i suoi uffici, sul lavoro di Atac inerente la linea e non ha preclusione alcuna verso ogni proposta migliorativa degli orari, a prescindere dai proponenti.

Nonostante riteniamo che tali proposte debbano essere discusse nelle sedi tecniche opportune, alla presenza dei tecnici regionali che vigilano sul servizio con scrupolo, valuteremo con attenzione le proposte di modifica pervenuteci dal comitato che, laddove giudicate realmente realizzabili e migliorative dell’orario attualmente proposto, saranno accolte.

Riguardo l’orario proposto da Atac è doveroso fare alcune precisazioni.

L’orario invernale 2019-2020 della ferrovia Roma-Viterbo è stato costruito con i seguenti criteri:
La denuncia del Comitato Pendolari
Il confronto è impietoso,
ma lo sapevamo, quindi…

Criterio informatore principale: l’offerta commerciale invernale 2019-2020 della ferrovia regionale Roma-Civicastellana-Viterbo è stata elaborata coordinando le norme dettate dall’agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria in materia di esercizio con le esigenze di erogazione del trasporto alla clientela e della capacità industriale derivante dai piani manutentivi della linea e del materiale rotabile. Con l’occasione si è provveduto a confrontare l’offerta con la modellistica, risultando congruente

il servizio si conferma diviso in tre ambiti:

  • il servizio metropolitano della tratta urbana Flaminio-Montebello
  • il servizio comprensoriale/regionale nella tratta Roma-Civitacastellana-Catalano
  • il servizio regionale della tratta Catalano-Viterbo

Sulla tratta urbana, l’offerta invernale viene confermata con un leggero incremento in termini di corse e un servizio cadenzato per gran parte della giornata.

Sulla tratta Roma-Catalano le norme Ansf hanno imposto una revisione dell’erogazione del servizio al pubblico che è stata eseguita con questi criteri:

  • sevizio misto e integrato ferro-gomma;
  • ampliamento dell’arco dei servizi della giornata e razionalizzazione dell’intera offerta per garantire continuità nel corso della giornata, anche nelle fasce di morbida;
  • mantenimento sostanziale dell’offerta nella fascia di punta mattutina in direzione Roma che è quella del massimo carico (intertempo 35′);
  • esercizio misto nella fascia di punta in direzione Catalano per avere almeno due relazioni ogni ora;
  • almeno una relazione l’ora nelle fasce di morbida e nelle direzioni controflusso;

Per la tratta Catalano-Viterbo, caratterizzata da non elevata frequentazione, ad eccezione dei treni in arrivo e in partenza da Viterbo in corrispondenza con apertura/chiusura uffici e scuole è stato progettato un servizio cadenzato per l’intera giornata con una corsa ogni due ore. I treni partono al minuto .21 delle ore pari da Viterbo e al minuto.20 delle ore pari da Catalano, fatta eccezione per alcune variazioni per garantire arrivo a destinazione per scola-lavoro e coincidenze con altro treno.

Auspichiamo che in futuro i comunicati dei pendolari rispondano realmente al quadro che la Regione ha comunicato in diverse occasioni, un quadro di grandi investimenti sulla ferrovia Roma Nord che porterà a un netto miglioramento del trasporto su ferro dell’intera area.

La Regione da sempre ha nel suo programma la cura del ferro e su tale forma di mobilità concentra i suoi sforzi maggiori.

Le porte della Regione Lazio restano ovviamente aperte per tutti quei cittadini e Comitati che intendano fare del dialogo istituzionale lo strumento principale per il monitoraggio e il miglioramento dei servizi.

L’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità

Mauro Alessandri


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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Ecco l'elenco dei lavori che servirebbero, a mio parere, sulla Roma Nord:
1) Nuova stazione a piazzale Flaminio (già prevista, del resto);
2) Installazione di un Sistema di Comando e Controllo centralizzato del traffico sull'intera linea, con esercizio a Dirigente Centrale Operativo;
3) Installazione di segnalamento simile a quello RFI, con segnali a luci di colore di avviso, protezione e partenza nella tratta extraurbana;
3) Installazione del Sistema Controllo Marcia Treno, sia sulla linea (SottoSistema di Terra) che sui treni (SottoSistema di Bordo);
4) Acquisizione di nuovo materiale rotabile, ad integrazione di quello attuale (non in sostituzione, beninteso);
5) Ristrutturazione e revisione generale delle Unità di Trazione FIREMA tipo E84 urbane ed E84A extraurbane, costruite tra il 1986 ed il 1995. Detti treni (cronologicamente non ancora "vecchi") vanno ammodernati con applicazione dell'impianto di condizionamento per i passeggeri, nonchè con sostituzione del circuito di trazione originale reostatico con un sistema elettronico non dissipativo, a chopper o ad inverter (in questo secondo caso occorre anche la sotituzione dei motori di trazione). Sarebbe bene anche sostituire le originali porte a libro con altre di tipo "sliding", come sui più moderni treni tipo ALSTOM-Costaferroviaria tipo MRP236.
6) Eventuale revisione dell'armamento sull'intera linea;
7) Sostituzione della linea di contatto aerea nella tratta Catalano-Viterbo, con applicazione dello stesso tipo già presente tra piazzale Flaminio e Catalano, ossia a catenaria contrappesata simile al tipo in uso su RFI.
8) Raddoppio del binario oltre Montebello, ma solo per un breve tratto da valutare, senza varianti eccessive del tracciato. Da valutare anche la possibilità di effettuare rettifiche o modifiche delle curve sull'intero tracciato, specialmente extraurbano.
Questa è la mia idea, come studioso ed appassionato di trasporti e mobilità.