L’Odissea quotidiana della Roma-Lido

L’Odissea quotidiana della Roma-Lido


Cento anni fa si iniziavano i lavori per la ferrovia Roma-Lido. La cerimonia ufficiale per l’inizio dei lavori avvenne alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Mussolini ne fece addirittura un’infrastruttura all’avanguardia. Adesso invece...



Nonostante però l’importanza storica e strategica, la linea ferroviaria – 30 km circa – che collega Roma al suo mare è da anni considerata una delle peggiori d’Italia (se non “la” peggiore, stando al Premio Caronte di Legambiente). 

Un bacino d’utenza enorme – quasi centomila tra lavoratori e studenti – che però negli ultimi anni sta diminuendo. 

A causa dei frequentissimi disservizi, molti utenti hanno deciso di abbandonare la linea, sempre secondo l’associazione ambientalista.

La Roma-Lido è una ferrovia di proprietà regionale e fa parte delle cosiddette “ferrovie ex concesse”, così come la Roma-Giardinetti e la Roma-Viterbo, la cui gestione è affidata però ad Atac. 

I tre enti – Regione, Comune e Atac – si rimpallano da anni le responsabilità sull’incapacità di gestire la linea. Una burocrazia inefficiente che danneggia solo i tantissimi utenti. 

«Dipende tutto dalla politica – ci dice Alessandro, alias Mercurio Viaggiatore, curatore del blog www.odisseaquotidiana.com e spesso ospite delle radio romane – non c’è mai chiarezza, il bando della gara scade a breve (15 giugno, ndr) e ancora non si sa nulla».

Intanto si sono mobilitati anche i comitati che per il 24 maggio hanno convocato un sit-in presso la stazione di Acilia: «La Roma-Lido deve diventare una metropolitana, deve diventare la Metro E», affermano in una nota congiunta i comitati “MetroxRoma” e “Salviamo la metro C”, due noti comitati romani che combattono da anni a favore dell’ampliamento della rete metropolitana cittadina. «Il cosiddetto “trenino” – aggiungono – deve essere adeguato allo standard tecnologico della linea B». 

Ma in tutto ciò cosa pensa e cosa fa la politica?

Abbiamo chiesto delucidazioni al dimissionario – proprio da qualche giorno – Presidente della Commissione mobilità di Roma Capitale, Enrico Stefàno, che ora andrà a ricoprire la casella di Presidente dell’Assemblea Capitolina rimasta vuota dopo l’arresto di Marcello De Vito. 

In merito alla questione, Stefàno sembra aver le idee molto precise: «La proprietà della Roma-Lido deve passare dalla Regione Lazio a Roma-Capitale per trasformarla in linea E», così come evidenziato nel piano del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). 

Il problema è, però, che la Roma-Lido viene indicata come Linea E almeno dai tempi – anni Sessanta – del Piano generale regolatore dei trasporti. Dunque, di certo non una novità. Stefàno si dice tuttavia convinto dell’importanza dell’infrastruttura: «Roma Capitale deve disporne in maniera diretta e autonoma, per evitare i soliti battibecchi Comune-Regione». 

Ma dalla Regione Lazio fanno sapere che non c’è mai stata una richiesta formale e legale da parte del Comune per acquistarne la proprietà: «Non c’è un progetto», sostiene il neo Presidente della Commissione Trasporti della Pisana.

Intanto il presidente Zingaretti ha assicurato che nuovi treni arriveranno entro il 2022 tramite il bando della Regione

Sui convogli, ormai decisamente arrivati al capolinea in tutti i sensi, Stefàno attacca: «La Regione non ha mai comprato nessun treno, pur essendo proprietaria dell’infrastruttura. I treni li ha sempre acquistati Roma Capitale». 

Ma sempre dalla Regione assicurano che entro settembre entreranno in funzione almeno 5 convogli. Inoltre la Regione ha stanziato 180 milioni di euro che prevedono il rinnovo dell’infrastruttura, nuovi treni e, soprattutto, l’aggiornamento tecnologico per una linea che è stata trascurata da diversi decenni.

Buone notizie infine sui cantieri – Tor di Valle e Acilia Sud – che verranno sbloccati entro luglio di quest’anno, come è stato confermato due settimane fa nel Consiglio municipale di Ostia. In un anno dovrebbero chiudersi, ma bisognerà continuare a vigilare, visti i recenti stop.

Con l’arrivo dell’estate si avvicina però la riconferma per il Premio Caronte per la Roma-Lido. 

Un viaggio all’inferno, di andata e ritorno. 

Sempre sulla «feccia del male», come la chiamano gli utenti. Vox populi, vox Dei.

Da PaeseSera

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