Atac, minibus elettrici: in funzione solo quattro linee in due anni

Atac, minibus elettrici: in funzione solo quattro linee in due anni


All’attuale 119 da una settimana in circolazione (salvo il guasto ad appena sei giorni dal ritorno in strada) si aggiungerà entro l’estate la linea 117 che va da piazza San Giovanni in Laterano a largo Chigi passando per il rione Monti



Non sarà come la rete «storica» dei minibus, ma si arriverà in ogni caso, probabilmente l’anno prossimo, a quattro linee servite con i mezzi elettrici. 

Intanto il piano per il 2019 è pronto ed eccolo: all’attuale 119 da una settimana in circolazione (salvo il guasto ad appena sei giorni dal ritorno in strada) si aggiungerà entro l’estate la linea 117 che va da piazza San Giovanni in Laterano a largo Chigi passando per il rione Monti.

Per quest’anno le previsioni del Campidoglio sono di arrivare a 25 mezzi elettrici «rigenerati», dei quali dieci in servizio contemporaneamente (la rete precedente nel momento di massima espansione aveva raggiunto le 65 vetture). 

Per ottimizzare le risorse, infatti, e valutando quante di esse sono effettivamente disponibili, nel progetto dell’Atac è scritto: «Si è inteso concentrare l’offerta in un numero di linee e in un ambito territoriale più ristretto, con l’obiettivo di offrire linee con frequenze e regolarità d’esercizio soddisfacenti, individuando bacini ad alta domanda non servibili direttamente dalle linee ordinarie». 

Tra pochi mesi, entro l’estate, dovrebbe arrivare dunque un minibus «circolare» che da piazza San Giovanni in Laterano percorre via di Santo Stefano Rotondo, via Claudia e piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali e via Cavour, via Panisperna e via Milano per arrivare al Traforo e da lì via del Tritone e largo Chigi; per poi iniziare quello che dovrebbe essere considerato un viaggio di ritorno, abbracciando questa volta via dei Serpenti e via Labicana.

Per il momento ci si ferma qui, mentre per veder tornare a circolare il 116 ed il 125, che attraversava Trastevere, bisognerà probabilmente aspettare l’anno prossimo, fra il disappunto dell’Associazione abitanti centro storico che puntava proprio sul 116. 

Così «la problematica del trasporto pubblico elettrico rimane - afferma la presidente Viviana Piccirilli Di Capua - ed è abbastanza difficile compensare l’attenzione alla diminuzione delle auto private se non si recupera anche la linea 116 che attraversava diversi rioni da via Giulia fino a Porta Pinciana, cioè alle mura di via Veneto. 

Quel minibus serve non solo tantissime strade, ma anche il parcheggio di villa Borghese. È necessario, infatti, un servizio pubblico elettrico che serva l’abitato ed il commercio e la linea 116 - conclude Piccirilli Di Capua - assolveva a entrambe le funzioni».

Da Corriere della Sera

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